«Condotta professionale irreprensibile»

VALLO DELLA LUCANIA. «La condotta degli operatori della Clinica Cobellis è stata irreprensibile, hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a Michele Alfano». I sanitari della clinica vallese...

VALLO DELLA LUCANIA. «La condotta degli operatori della Clinica Cobellis è stata irreprensibile, hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a Michele Alfano». I sanitari della clinica vallese non ci stanno a passare come i responsabili del decesso del quarantenne e si difendono per il tramite del loro legale, l’avvocato Franco Maldonato. «Va innanzitutto chiarito – spiega il legale – che non si è trattato di un intervento di chirurgia estetica, bensì di un intervento di riduzione gastrica per prevenire i gravissimi rischi legati all’obesità in un paziente con cardiopatia ischemica, diabete grave insulino dipendente e pneumopatia asmatiforme. Ciò precisato, l’intervento è perfettamente riuscito e il paziente ha avuto un tranquillo decorso post-operatorio fino al 6 novembre, quando è insorto un improvviso collasso cardiocircolatorio subito risolto». Poi è subentrata la febbre alta e una insufficienza respiratoria. Anche in questo caso «gli esami non hanno evidenziato una qualche patologia ulteriore». Era emersa la presenza nei muchi bronchiali di un acinetobacter e «veniva quindi rinnovata la terapia antibiotica che riusciva a debellare l’aggressione batterica». Solo alla terza tac, effettuata il giorno 16, emergeva la presenza di una fistola. «A questo punto gli operatori si sono disposti per un intervento mini-invasivo per il quale purtroppo è mancato il tempo necessario, attesa l’insorgenza di un secondo collasso cardiocircolatorio».