Condono edilizio negato dal Comune Il Tar concede la sospensiva al boss Muollo

Il Tar ha concesso la sospensiva al boss Ferdinando Muollo per il condono edilizio richiesto e negato dal Comune di Scafati. Il collegio della seconda sezione deciderà nel merito, con prescrizioni...

Il Tar ha concesso la sospensiva al boss Ferdinando Muollo per il condono edilizio richiesto e negato dal Comune di Scafati. Il collegio della seconda sezione deciderà nel merito, con prescrizioni per l’Ente di Palazzo Mayer, nell’udienza fissata il prossimo 3 aprile. Sospesa dunque, almeno per ora, la decisione del prefetto Giorgio Manari, responsabile della Commissione straordinaria del Comune di Scafati, che aveva dato parere negativo all’istanza, oltre al ripristino dello stato dei luoghi, presentata da Ferdinando Muollo, il cinquantseienne condannato a 14 anni nell’ambito della faida di camorra in città che nei primi anni Duemila lo vide protagonista come il mandante dell’omicidio di Salvatore Ridosso, fratello dell’attuale pentito Romolo. Il condono edilizio chiesto da Muollo era pendente dal dicembre 2004 e da allora non era mai stato affrontato dai dipendenti dell’amministrazione comunale scafatese. Sui condoni la Commissione straordinaria, sin dal suo insediamento nel gennaio 2017 con l’arrivo del prefetto Gerardina Basilicata ha dato un’accelerata alle pratiche rimaste in stand-by per oltre un decennio. L’attività specifica sulla vicenda riguardante Muollo, non a caso, è stata seguita dall’ingegnere Giuseppe Rocco, stretto collaboratore della triade. Ma ora l’ultima parola spetterà al Tar, che deciderà nel 2019.