giornata internazionale del soroptimist

«Condizione femminile, serve una svolta»

Una riflessione sulla condizione femminile, ma soprattutto per tutti la consapevolezza che il piano su cui occorre operare per cancellare la differenza di genere è quello culturale: è questa la...

Una riflessione sulla condizione femminile, ma soprattutto per tutti la consapevolezza che il piano su cui occorre operare per cancellare la differenza di genere è quello culturale: è questa la sintesi della II Giornata internazionale della donna a cui hanno partecipato, tra i numerosi ospiti, Paky Memoli, consigliere comunale e presidente Soroptimist international club di Salerno, Antonio Valitutti, consigliere della Corte Suprema di Cassazione, Rita Romano, direttrice della casa di reclusione di Eboli, Antonella Dell'Orto, presidente Donne Impresa Coldiretti e l'assessore Eva Avossa.

A fare gli onori di casa ci ha pensato Memoli presentando anche la pittrice Gladys Cantelmi. «E' un evento eccezionale per chi opera nel sociale - ha ribadito Memoli- oggi con questa manifestazione vogliamo percorrere tutti gli aspetti della condizione femminile, dal ruolo delle donne nel mondo del lavoro, alla violenza di genere, senza tralasciare anche i successi che l'universo femminile è riuscito ad ottenere».

Per Memoli resta imprescindibile la necessità di superare la cultura della differenza, iniziando proprio a lavorare sulle nuove generazioni. Ha puntato su questo anche l'assessore Avossa: «Bisogna iniziare dalle scuole e favorire l'educazione alle politiche di genere». Per Valitutti «tanto è stato fatto sul piano legislativo e normativo, ma tanto resta ancora da fare soprattutto sul piano culturale». Insistere sulle nuove generazioni è la ricetta anche di Carmen Pingaro, la cui testimonianza di donna vittima di violenza è forse la più importante: «Sono qui per dire a tutti che da questa terribile esperienza si può uscire, ma per cambiare davvero occorre diffondere la cultura del rispetto per le donne».

Giusy Ferrante

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