Condannato rapinatore Usava il figlio come palo

Cinque anni al paganese autore di tre colpi tra Pagani e Nocera Inferiore Lui e il ragazzo minorenne inchiodati dalle riprese delle telecamere di sicurezza

PAGANI. Cinque anni di carcere, interdizione dai pubbici uffici e 1400 euro di multa per un pregiudicato paganese quarantaseienne accusato di tre rapine aggravate in concorso, detenzione e porto di arma e lesioni. In occasione di un colpo, ai danni di un negozio-emporio gestito da cinesi tra Pagani e Nocera Inferiore, l’uomo agì in concorso con un complice, che le immagini delle telecamere di un vicino bar-sala giochi identificarono nel figlio minorenne. In quella circostanza - il 17 maggio del 2013 - il pregiudicato paganese entrò nel negozio-emporio lungo via Napoli pistola in pugno, sferrò un colpo al capo della malcapitata esercente causandole lesioni poi giudicate guaribili in sette giorni e portò via dalla cassa del locale 400 euro. Intanto il figlio intanto aspettava fuori nella Fiat Punto adoperata per i colpi.

In un’altra circostanza, l’uomo era stato seguito da un’auto civetta della polizia e fu proprio il figlio ad accorgersi del pedinamento.

Il paganese è stato condannato anche per la rapina ai danni di un uomo che il 25 maggio del 2013 fu avvicinato mentre era fermo a bordo della sua Y10 nel parcheggio interrato di via Barbarulo a Nocera Inferiore: puntandogli contro un coltello, il 46enne gli portò via la borsa.

Il terzo colpo che gli è stato contestato risale al 23 marzo del 2013, quando l’uomo prese di mira un’altra donna, puntandole una pistola in faccia e rubandole la borsa.

Le indagini sui tre diversi episodi, inizialmente portate avanti separatamente, furono riunite in una articolata informativa curata dalla polizia di Stato in collaborazione coi carabinieri, in un unico fascicolo investigativo che il pm Roberto Lenza inoltrò sotto forma di richiesta di rito immmediato al vaglio del gip del tribunale di Nocera Inferiore.

Tra le carte degli inquirenti c’erano i riconoscimenti fotografici effettuati dalle tre vittime, elementi importanti per riconoscere la colpevolezza dell’indagato, finiti davanti al gup Paolo Valiante del tribunale di Nocera Inferiore, con inoltro della documentazione alla procura dei minori per la presenza del figlio del rapinatore.

Il 46enne paganese è stato riconosciuto colpevole e condannato al termine del rito abbreviato a cinque anni di reclusione con interdizione legale e dai pubbici uffici al termine dell’udienza preliminare.

Alfonso T. Guerritore

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