LA DECISIONE

Concorsone Ripam: unica prova scritta per le assunzioni

È arrivato il via libera dal Ministero della Funzione pubblica. Brunetta assicura: «Ultimeremo le procedure entro giugno»

SALERNO - Giorni di attesa e l’intervento del ministro per la Pubblica Amministrazione hanno sciolto il nodo che si era stretto attorno all’ultimo step del concorsone della Regione. «Il corso concorso Ripam Campania è stato sbloccato e si concluderà entro giugno», conferma la Funzione pubblica riferendo che ieri mattina si è riunita a Palazzo Vidoni la Commissione interministeriale Ripam sul tema dello sblocco dei concorsi secondo le modalità sicure, rapide e semplificate introdotte dal decreto legge covid (44/2021). Tra questi, il corso concorso Ripam Campania, che, come sollecitato in una lettera inviata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca , al ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta , e dopo le sollecitazioni del deputato forzista salernitano Gigi Casciello , si svolgerà con una sola prova scritta della durata di un’ora e si concluderà entro giugno. Risolto, quindi il problema di dover far sostenere ai concorsisti due prove, successive al periodo di tirocinio che hanno svolto negli ultimi mesi. L’esigenza di garantire la sicurezza, quindi, è stata conciliata con la necessità di concludere il periodo di formazione all’interno degli uffici degli enti della Campania che hanno fatto richiesta di personale rispetto al fabbisogno.

La prova conclusiva del percorso di tirocinio è fondamentale per garantire ai vincitori delle prove il contratto a tempo indeterminato che gli era stato garantito. In una telefonata, il ministro Brunetta e il presidente De Luca hanno espresso, si legge in una nota, «reciproca soddisfazione per la soluzione concordata, che permetterà di completare le procedure di assunzione in tempi certi e rapidi». Così come ha spiegato il governatore, infatti, non è nelle prerogative della Regione mettere in campo un programma di assunzioni finalizzate alla pubblica amministrazione, può, invece, organizzare percorsi di formazione finalizzati all’ocupazione. Ed è in questo ambito che si è tenuto il concorsone.

Nel complesso, l’obiettivo che si era posto il presidente De Luca era di arrivare a 10 mila assunzioni ma il tetto non è ancora raggiunto. Anche perché, una volta inseriti nelle piante organiche degli enti, queste figure professionali non sono più stipendiate con risorse regionali ma degli Enti di appartenenza; e non sempre i Comuni hanno i fondi a disposizione per programmare nuove assunzioni. Al Comune di Salerno sono arrivate negli uffici quasi svuotati dai pensionamenti (soprattutto dalle uscite con “quota 100”) 189 persone tra tecnici e amministrativi. Innesti preziosi che, tuttavia, non hanno coperto completamente il fabbisogno di organico. In particolare, erano attesi almeno 56 vigili urbani: ne sono arrivati appena 19 perché molti dei candidati non sono riusciti a superare il punteggio minimo per accedere al percorso di formazione. Inoltre, durante la formazione, nessuno dei tirocinanti ha potuto assumersi la responsabilità di firma degli atti amministrativi. Prerogativa che sarà consentita con l’assunzione piena.

(e.t.)