ANGRI

Concorso truccato, comandante nei guai

Il pm ha chiesto oltre un anno di reclusione per il capo dei vigili di Angri, Anna Galasso. Imputate altre cinque persone

ANGRI Chiesti un anno e sei mesi per sei persone, coinvolte nell'inchiesta del concorso truccato a Nocera Inferiore.

Tra essi figura anche Anna Galasso, che a oggi ricopre il ruolo di comandante nella polizia municipale di Angri. La requisitoria si è tenuta ieri mattina, al tribunale di Nocera Inferiore, in presenza del pm Giuseppe Cacciapuoti, che al termine del dibattimento ha formulato le proprie richieste all’organo giudicante.

Dunque, è ancora bufera sulla Galasso, che era tornata a occupare un posto di responsabilità nella Casa comunale angrese e adesso si ritrova sulle spalle una richiesta del pm Cacciapuoti di un anno e sei mesi.

Insieme a lei, sono implicati nella vicenda anche Luigi Di Muro e Fiorentino Mastroberti, oltre agli agenti di polizia municipale Carmine Fortino, Prisco Petrosino e Andrea D’Elia. Fu invece stralciata la posizione di Giancarlo Correale, imputato in qualità di presidente della commissione di esame, per il concorso da tenente. I reati contestati furono abuso d’ufficio e falso ideologico. La vicenda del concorso truccato ha inizio quando partirono le indagini in seguito a sei esposti anonimi giunti alla procura della Repubblica di Nocera Inferiore, il giorno dopo lo svolgimento del concorso. Nella denuncia esposta furono segnalati i nominativi di coloro che sarebbero poi risultati, effettivamente, i vincitori del concorso stesso.

Secondo le accuse dell’epoca, Correale, in qualità di presidente della commissione, avrebbe avuto il compito di divulgare le tracce in anticipo all’attuale comandante della polizia di Angri, Anna Galasso, a Petrosino e Fortino; mentre Di Muro e Mastroberti, componenti della commissione, avrebbero invece omesso di effettuare i relativi controlli per assicurare il regolare svolgimento della prova scritta, tenutasi il 26 gennaio 2009.

La posizione di Correale è stata poi stralciata dall’iter giudiziario.

In particolare, secondo l’accusa, i componenti della commissione esaminatrice avrebbero favorito i vigili Galasso, Petrosino, Prisco e D’Elia facendo sì che risultassero vincitori del concorso. Nello specifico, D’Elia, avrebbe introdotto una pen drive all’interno dell’aula d’esame in assenza dei dovuti controlli, mentre la Galasso avrebbe utilizzato un proprio computer portatile, accuratamente celato all’interno della sua borsa, per scrivere l’elaborato, nonostante nella sala fossero presenti diverse postazioni ad hoc da poter utilizzare.

La Galasso era tornata a ricoprire il ruolo di comandante ad Angri nel 2014 con decreto dell’allora sindaco Mauri.

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