Concordia, popoli in festa nel sottopiazza

Torna l’appuntamento che celebra l’integrazione tra le comunità di stranieri presenti in città

Dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei. Anzi, da dove vieni. Sarà questo il tormentone che accompagnerà l’ottava edizione della Festa dei Popoli in programma domenica 10 luglio, dalle 18 in poi, nel sottopiazza della Concordia. Organizzata come sempre dall’Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno in collaborazione con il Comune di Salerno, i Missionari Saveriani ed il Laicato Saveriano, l’Ufficio Migrantes di Salerno, l’Ufficio missionario diocesano, la Caritas di Salerno, la manifestazione di quest’anno avrà come titolo “Popoli in passerella. Aghi, fili e racconti”. Saranno, infatti, le stoffe, i tessuti e i costumi tradizionali di ogni nazione rappresentata a “cucirsi” tra di loro per creare il patchwork dell’allegria, dell’integrazione e del rispetto che caratterizzerà la giornata. I filippini, gli srilankesi, gli ucraini, i moldavi, i rumeni, i polacchi, i nordafricani, gli indiani, i georgiani e i sudamericani che da poco o da tanto vivono a Salerno si ritroveranno per dar vita a una festa piena di colori, sapori e cultura che culminerà con una sfilata durante la quale potranno essere ammirati in passerella gli abiti tradizionali di ogni comunità. La Consulta Festa dei Popoli Salerno quest’anno ha infatti deciso di scegliere come vessillo della manifestazione i costumi tradizionali dei Paesi da cui provengono coloro che collaborano all’evento.«I costumi e gli abiti antichi sono documento storico e testimonianza della volontà d’arte di determinati contesti culturali, ma anche dato antropologico in senso pieno, specchio di civiltà, indice di appartenenza, prodotto finale di sistemi di produzione oggi indagati con attenzione – spiegano gli organizzatori capitanati da Antonio Bonifacio recentemente nominato direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi – il vestito è, infatti, una sorta di carta di identità di colui che l’indossa; un messaggio sociale che produce e determina atteggiamenti e comportamenti. Il costume narra, nella sua realizzazione con differenti tessuti, diversi ornamenti, forme e colori, culture e tradizioni, in relazione alle vicende storiche, sociali, geografiche ed anche identità religiose e antropologiche di ciascuna comunità, popolo e nazione». La festa, come da consuetudine, verrà anticipata da un convegno che si terrà giovedì 7 luglio, alle ore 17.30, presso la Sala del Gonfalone del Comune di Salerno; il titolo sarà “Intrecci e fili di popoli e culture”. (fi.lo.)

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