Concerto di Zulù, stop dai carabinieri 

Angri, musica spenta a mezzanotte per l’ordinanza sindacale. Pubblico inferocito, denuncia penale per l’organizzatore

ANGRI. Un evento di musica e solidarietà sfociato in momenti di alta tensione e rabbia. Si è rischiato un serio problema di sicurezza pubblica venerdì sera in villa comunale ad Angri. La prima serata del Festival della Solidarietà, kermesse promossa dall'associazione Braccia Aperte Onlus, in svolgimento tra la villa comunale e piazza Doria, si è chiusa nel peggiore dei modi. Pochi minuti dopo la mezzanotte i carabinieri della tenenza di Angri sono intervenuti per intimare la conclusione del concerto del rapper Luca Persico, in arte “Zulù”, che aveva dato inizio alla sua esibizione da appena dieci minuti.
Un episodio che ha scatenato i numerosissimi fans dell'artista partenopeo accorsi anche da oltre provincia per ascoltare il fleader dei 99 Posse. Solo grazie all'ausilio delle numerose forze di sicurezza pubblica e privata in campo, che hanno contenuto la folla, la situazione è stata tenuta sotto controllo.
Motivo dell'intervento dei carabinieri, che hanno fermato l'esibizione in corso, far rispettare un'ordinanza sindacale del Comune di Angri che stabilisce che entro la mezzanotte la diffusione della musica deve essere interrotta.
Un episodio che ha, però, determinato l'ira del pubblico. Non sono mancati cori econtro i militari presenti. Dallo spegnimento forzato degli impianti è trascorsa oltre un'ora in cui il pubblico ha circondato il retro del palco, transennato nel rispetto delle norme di sicurezza esprimendo la sua rabbia contro il blocco dell'esibizione appena cominciata, al termine del concerto della band Foja. «Pretendere che un Festival di questa portata termini entro la mezzanotte è assurdo. L'amministrazione dovrebbe favorire questi momenti di aggregazione, invece che frenarli», il commento di più di un partecipante. Amarezza è stata espressa anche dagli organizzatori del Festival, il cui presidente Stefano Sabatino è stato raggiunto da una denuncia penale per quanto accaduto.
«Eravamo consapevoli di quanto stabiliva l'ordinanza e ce ne assumiamo le responsabilità, ma vista la portata straordinaria della manifestazione e il grande entusiasmo del pubblico accorso, speravamo in un appoggio maggiore da parte del comune. Abbiamo avuto, però, nuovamente dimostrazione che questa amministrazione ostacola in ogni modo l'operato di chi si prodiga per creare iniziative per la città, da cui nostro malgrado ci costringono a scappare, così come già successo con altre iniziative. L'ulteriore conferma è stata il diniego nel concedere la proroga di un'ora per il termine da noi richiesto per le altre due serate - hanno dichiarato i membri della Onlus angrese - Il sindaco Cosimo Ferraioli si è ha giustificato invocando la circolare Gabrielli, ma da quanto ci risulta queste sono competenze esclusivamente dlle amministrazioni locali». Il primo cittadino di Angri ieri a seguito delle polemiche sorte ha fatto riferimento, infatti, alle nuove disposizioni ministeriali in merito alla sicurezza durante i grandi eventi.
Benito Ultimo
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