Con Tortora e Di Gennaro ecco la formula solidarietà

Quattro ore sul palcoscenico conversando con il pubblico. Niente biglietti ma giocattoli e beni di consumo per i poveri

SALERNO. La solidarietà ed una riflessione sulla società in cui viviamo, caratterizzata dall’incomunicabilità, sono i due temi centrali di “Se”, lo spettacolo dell’autore teatrale Claudio Tortora e dell’attore Angelo Di Gennaro, a cui si potrà assistere il 4 gennaio al teatro “Ridotto”. Innovativa la formula dell’appuntamento teatrale, che vuole donare agli spettatori un momento di piacevole divertissement, utile ad interrompere il vivere quotidiano per rivolgere un pensiero ai meno fortunati ed a compiere una riflessione sulla frenesia di pensiero ed azione a cui la società moderna ci ha abituato, facendoci perdere di vista i veri valori dell’agire umano. E proprio per questo, ponendolo come metafora del vero senso della messa in scena, i protagonisti dello spettacolo hanno scelto di dare un segnale chiedendo giocattoli e beni di consumo (alimentari e non), invece di soldi, a chi vorrà assistere alla rappresentazione. Il ricavato, poi, sarà devoluto alla casa famiglia “Casa Betania” e ad altre associazioni filantropiche, che le destineranno, in occasione della Befana, ai loro piccoli ospiti. “Lo spettacolo è strutturato attraverso una serie di riflessioni sulla quotidianità – ha spiegato Tortora – e, in particolare, sulla mancanza di sensibilità, di comunicazione e di cultura, che stanno abbrutendo l’essere umano, allontanandolo dalla sua vera natura e costringendolo ad indossare la maschera di internet, che ormai fa da filtro alle emozioni”. Tortora e Di Gennaro, dunque, saliranno sul palco che assumerà la valenza di una sorta di salotto virtuale, e dialogheranno con il pubblico, accogliendolo ed ascoltandolo. “La rappresentazione avrà un tono serio ed io e Di Gennaro parleremo a braccio per circa quattro ore – ha precisato Tortora – Non mancheranno, però, momenti di ilarità che scateneranno le risate del pubblico”. Allo spettacolo si potrà accedere in qualsiasi momento. La messa in scena, infatti, sarà strutturata come una sorta di flusso continuo della coscienza che potrà quindi subire, in qualsiasi momento, piccole interruzioni causate dall’ingresso degli spettatori. “La rappresentazione inizierà alle 18.30 e si protrarrà fino alle 22 – ha aggiunto Tortora – Sarà ininterrotta e sarà caratterizzata da una serie di pensieri sparsi sui più variegati argomenti. Il pubblico, quindi, potrà inserirsi quando vorrà e, alla stessa stregua, lasciare la sala”. Ma lo spettacolo del 4 gennaio sarà solo il primo di una serie di iniziative che Tortora ha già previsto. “Questa formula sarà ripetuta a febbraio – ha detto l’autore teatrale – e il 4 gennaio del prossimo anno”.