«Con Landini tante battaglie in Campania»

Il segretario regionale Fiom sta organizzando il sostegno al leader: «Del suo progetto c’era bisogno»

SALERNO. «Il sindacato non può più limitarsi a stare solo nei posti di lavoro, deve uscire e raccogliere le istanze della gente comune, attanagliata dalla crisi e dalle difficoltà». Il segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini ha in Campania una vera e propria roccaforte, uno zoccolo duro che lo sostiene e che lo accompagna, come confermato dal segretario regionale Andrea Amendolache a Salerno ha partecipato a un direttivo della Fiom provinciale. L’incontro si è tenuto per capire se ed in che modo contare sui salernitani iscritti al sindacato che in questi giorni si sta progressivamente allontanando- risentendo di una certa freddezza di rapporti tra la Camussoe Landini- dalla Cgil stessa. A domanda diretta, Amendola- dopo essersi confrontato coi delegati sindacali del salernitano guidati dal segretario Matteo Buonagiuntoe Francesca D’Elia - ha scoperto le carte: «E’ semplicistico dire che la Campania sta con Landini. Questa regione, a partire dalla questione di Pomigliano, è stato un laboratorio politico per lo stesso Maurizio. A Pomigliano fummo, insieme, protagonisti di una battaglia che difficilmente dimenticheremo». Sulle intenzioni Amendola è altrettanto chiaro: «mettere su una piattaforma sociale non equivale a fondare un partito. Se poi l’espressione ‘coalizione’ spaventa qualcuno, possiamo anche chiamarla in un altro modo. Noi intanto andiamo avanti, ascoltando tutte le componenti della società e garantendo rappresentatività a 360 gradi».

A Salerno si è dunque parlato della grande manifestazione programmata per il prossimo 28 marzo a Roma: in attesa di quella data si terranno su tutto il territorio provinciale assemblee, sia nei luoghi di lavoro ma anche in luoghi pubblici che si stanno definendo in queste ore. Si stanno anche organizzando partenze in autobus per la manifestazione a Roma, da Eboli a Battipaglia, passando per Salerno, Nocera e Pagani. Confermato un freddo distacco con la Cgil. «Non ci siamo sentiti con la Cgil- hanno ammesso i segretari-. Stiamo seguendo un percorso avviato dai livelli nazionali della Fiom. Andremo avanti, consci del fatto che stiamo portando avanti un progetto di cui c’è bisogno puntando su lavoro, diritti, democrazia».(c.i.)

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