Con il nuovo atto l’assistenza sarà unificata

Il Dipartimento delle Chirurgie generali ottimizzerà le cure e i servizi ai pazienti sottoposti a trapianto

L’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” è pronta ad approvare, non è escluso in settimana, l’atto aziendale con il quale saranno definiti dal punto di vista organizzativo i percorsi assistenziali e sarà previsto l’ampliamento di alcuni reparti, come quello di Cardiochirugia. Nell’atto aziendale, il “Ruggi” è inserito pienamente nella rete degli espianti e trapianti, è sede di rianimazione e di collegamento con l’Alto commissariato e con il Centro multitrapianto regionale ubicato presso l’Azienda ospedaliera “Cardarelli” di Napoli.

L’atto in via di approvazione comprende anche il Dipartimento assistenziale integrato delle Chirurgie generali, specialistiche e dei trapianti. Raggruppa molteplici unità operative, dunque, con professionalità diverse dedicate alla realizzazione di poli di eccellenza, è scritto nel documento. Di fatto, il Dipartimento delle Chirurgie generali per quanto «attiene la componente trapianto di rene rappresenta la sintesi gestionale e organizzativa delle attività delle unità operative, che dovranno proporsi l’obiettivo di ottimizzare l’assistenza dei pazienti da sottoporre a trapianto d’organo».

È prevista una rete di consulenza specialistica a 360 gradi sia in fase di valutazione pre operatoria sia post operatoria. L’ultima delibera adottata, la seconda, è la numero 123 del 30 settembre scorso. Dunque l’imminente pubblicazione dell’atto, dopo le modifiche richieste dallo staff del commissario governativo Joseph Polimeni e puntualmente eseguite al “Ruggi”, sarà adottato e pubblicato dall’Azienda per la terza volta. E dovrebbe essere la volta buona. Ci sarà ancora una supervisione da Napoli, ma non dovrebbero essere sollevate ulteriori obiezioni. In tal caso la Regione Campania con un decreto dovrebbe dare ufficialmente l’ok al nuovo atto. Solo allora l’organizzazione del “Ruggi” e dei presìdi annessi potrà prendere la direzione prevista.

Di recente è stata istituita la Commissione spazi che già si è mossa in tal senso. Ha iniziato a lavorare all’ampliamento della Cardiochirurgia, disponendo lo sgombero del terzo piano della Torre Cardiologica in previsione del suo sdoppiamento. I posti letto del reparto, oggi unico e con funzioni sia di elezione sia di emergenza, da 20 diventeranno 30. La metà sarà dedicata alle liste d’attesa e l’altra ai posti letto per l’emergenza.(m. c.)

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