«Con i fondi del Pics sistemiamo due piazze e anche la De Amicis» 

I fondi del Programma integrato non utilizzabili per le scuole E Cecilia Francese lancia una controproposta alternativa 

Una nuova “De Amicis” con tanto di teatro comunale, il restyling di piazza Amendola e piazza della Repubblica e la riqualificazione dell’area delle Comprese. In terra partenopea, Cecilia Francese cambia rotta: dopo il confronto con i referenti di Palazzo Santa Lucia, la sindaca rivede gli orientamenti sulla proposta progettuale da finanziare con i fondi del Pics, il Programma integrato città sostenibile. E se nei giorni scorsi a Palazzo s’era parlato di edilizia scolastica e reti di scolo per scongiurare gli allagamenti, e gli ingegneri comunali stavano già predisponendo la documentazione, la mattinata napoletana s’è rivelata chiarificatrice, con la delegazione battipagliese che ha appreso dai tecnici campani di non poter candidare le scuole perché tra i prerequisiti c’è la storicità degli edifici. E nel novero dei progetti finanziabili non c’è neppure l’idea dei collettori di acque bianche a Sant’Anna.
La Francese, che a Napoli c’è andata in compagnia dell’assessore Stefania Vecchio, del dirigente tecnico Pasquale Angione e di quello urbanistico, Carmine Salerno, ne ha approfittato per avanzare una controproposta che è piaciuta parecchio ai delegati campani: un mastodontico progetto di riqualificazione del centro cittadino. La prima cittadina ha parlato d’un restyling dell’area delle Comprese: la zona antica sarà pavimentata e gli edifici e le strade saranno sottoposti a un piano colore che preservino la storicità del cuore urbano di Battipaglia.
Una vera e propria isola pedonale, quella che sorge tra via Sica, via Puccini e piazza Petrone, delimitata da piazza Madonnina e da piazza della Repubblica: se dalla Regione arrivasse l’okay, le due piazze verrebbero completamente rifatte. Una nuova vita pure per l’ex scuola elementare “Edmondo De Amicis”, un centro culturale che ospiterebbe spazi di aggregazione per giovani e per anziani e delle start-up: alle spalle della struttura, un teatro comunale coperto. E poi il wi-fi gratuito lungo le vie del centro, i bus elettrici per la mobilità sostenibile e, in qualche quartiere, i cassonetti interrati.
La Regione darà risposta il 26 gennaio, ma l’amministrazione chiama fin da subito a raccolta i privati e organizza una campagna d’ascolto. «Sono fiduciosa - dice la Francese - e credo che questi progetti possano realizzarsi. La Regione ci ha dato ampia disponibilità, e adesso dobbiamo approntare tutti i progetti». I dipendenti comunali si sono messi subito al lavoro: in ballo ci sono 15 milioni di euro.
Carmine Landi
©RIPRODUZIONE RISERVATA