Comune, stop a regali e molestie

Capaccio, dettate le nuove regole per il personale di Palazzo di Città. Si rischia il licenziamento

CAPACCIO. Dalla censura al licenziamento senza preavviso: sono questi alcuni dei provvedimenti disciplinari previsti nel nuovo regolamento, elaborato dall’amministrazione del sindaco Italo Voza in materia di responsabilità per i dipendenti comunali già approvato in giunta.

Il regolamento ha tra le sue finalità la costituzione dell’ufficio per i provvedimenti disciplinari e per il contenzioso sul lavoro, composto dal segretario comunale quale organo monocratico.

Tra i doveri a cui il lavoratore deve attenersi ci sono il divieto di utilizzare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio; durante l’orario di lavoro mantenere una condotta uniformata con gli utenti; non chiedere o accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità; astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni o attività gestionali ed organizzative dell’Area che possano coinvolgere direttamente o indirettamente interessi finanziari propri. La sanzione con la sospensione del servizio e privazione di retribuzione si applica nel caso di comportamenti irrispettosi, calunniosi e diffamatori nei confronti di altri dipendenti o utenti, alterchi in ambienti lavorativi, assenza ingiustificata fino a dieci giorni.

Si arriva ad una sospensione fino a sei mesi quando viene rilevato un persistente ed insufficiente rendimento o fatti, colposi o dolosi, che dimostrino la grave incapacità ad adempiere agli obblighi di servizio; forme di violenza morale contro un collega al fine di procurargli un danno, atti, comportamenti e molestie, anche di carattere sessuale di particolare gravità; comportamenti tesi all’elusione dei sistemi di rilevamento elettronici della presenza e dell’orario. Nella sospensione dal servizio il dipendente è privato della retribuzione fino a dieci giorni, dopo o l’indennità è dimezzata.

Il licenziamento con preavviso si applica se c’è continuità nel biennio di insufficiente rendimento, recidiva nel biennio di atti aggressivi, violenza morale, e comportamenti o molestie sessuali, condanna passata in giudicato per un delitto che, commesso fuori dall’attività lavorativa, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità.

Il licenziamento senza preavviso è applicabile se viene accertato che l’impiego fu consentito attraverso documenti falsi e con mezzi fraudolenti, condanna passata in giudicato quando dalla stessa consegua l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nell’ipotesi in cui il dipendente sia arrestato in flagranza per peculato o concussione e il gip convalidi il provvedimento. Scatta il collocamento in disponibilità in tutti i casi in cui il dipendente cagiona grave danno all’ufficio di appartenenza.

Angela Sabetta

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