LO SCONTRO

Comune-Salernitana: sono fuochi d’artificio

Iervolino si propone per lo show di San Matteo e l’Ente non la prende bene. Trovati in fretta e furia i fondi per lo spettacolo

SALERNO -  Sembrava che ormai i giochi fossero fatti e che i salernitani e non solo - avrebbero dovuto rinunciare ai tradizionali fuochi di San Matteo, proprio nell’anno della ripartenza dei festeggiamenti dopo la grande paura e la lunga pausa per il Covid. E invece il Comune di Salerno scompagina le previsioni e fa sapere che i fuochi si faranno. O meglio: c’è la copertura finanziaria per lo spettacolo pirotecnico e che si è dato il via all’iter autorizzativo della Prefettura che, salvo colpi di scena, darà l’assenso allo show di mezzanotte in una apposita commissione convocata per la fine di questa settimana.

La svolta inattesa. È stata una giornata frenetica, quella di ieri, a Palazzo di Città. La disponibilità del patron della Salernitana, Danilo Iervolino, a coprire le spese per lo spettacolo pirotecnico ha fatto saltare i piani del Comune che, stando a quanto trapela, già da giorni si era adoperato per garantire i fuochi. In mattinata, il sindaco Vincenzo Napoli ha trascorso lunghe ore nella sua stanza con i collaboratori più stretti per mettere a punto l’iter delle procedure utile a ottenere il via libera dagli organi di pubblica sicurezza, dalla Prefettura fino alla capitaneria di porto. Un summit fiume, quello che si è tenuto al secondo piano di Palazzo Guerra, che ha portato il primo cittadino a disertare anche un appuntamento all’Ordine degli Ingegneri dove era annunciato e atteso. Nel pomeriggio, poi, è stato tutto definito: le spese dello spettacolo pirotecnico - che oscillerebbero fra i 15mila e i 30mila euro - saranno coperte da fondi comunali. Ma non si esclude l’apertura ad altri Enti per avere un ulteriore finanziamento e rendere ancora più attraente lo show: la Camera di Commercio in primis ma anche la Regione Campania.

Iervolino, proposta e imbarazzo. Non è un caso che la svolta del Comune di Salerno sullo spettacolo pirotecnico per San Matteo sia arrivata proprio il giorno dopo le dichiarazioni del presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, che si è offerto di finanziare i fuochi. Il patron granata avrebbe raccolto un invito che gli era stato rivolto via social da alcuni tifosi particolarmente devoti all’Evangelista e che si sono appellati all’imprenditore di Palma Campania per colmare questa “assenza” dell’amministrazione. Sollecitazione che il presidente Iervolino ha colto ma che nelle stanze del Comune è stata recepita ufficialmente con freddezza. E ufficiosamente con fastidio: a Palazzo Guerra, infatti, non sarebbero piaciuti né i modi né i tempi con cui Iervolino ha svelato le sue intenzioni e non sarebbe piaciuta affatto la scelta di non essersi confrontato con il sindaco prima di impegnarsi pubblicamente. Tra l’altro, al Comune non è nemmeno sfuggito come, nelle ultime settimane, la Salernitana - non solo attraverso il presidente ma pure con alcuni dirigenti - non abbia fatto mancare critiche all’amministrazione. Rapporti che, dopo l’idillio iniziale, sembrano sempre più tesi. In ballo ci sono la riqualificazione dello stadio Arechi, l’apertura della Curva Nord e la realizzazione del nuovo centro sportivo granata, temi su cui tra la società calcistica e l’amministrazione si è aperto un confronto che, con il passare del tempo, incomincia a sembrare più uno scontro: la Salernitana non perde occasione per sottolineare i ritardi del Comune, mentre ieri il sindaco Napoli ha invitato il club ad uscire allo scoperto (altro servizio in pagina) sulla questione impianti. Iervolino e la Salernitana, insomma, stanno entrando sempre di più a gamba tesa sul Comune di Salerno e l’offerta di sponsorizzare i fuochi è suonata non come un contributo alla città ma come un tentativo di mettere ulteriormente in ombra - o in cattiva luce - il governo cittadino.

La posizione delle paranze. Nel mezzo, poi, ci sono i veri protagonisti di San Matteo, i componenti delle paranze. Che, su tutta la vicenda che ha scatenato un polverone, hanno un chiaro pensiero: «Per quanto riguarda il nostro punto di vista - spiega Raffaele Amoroso, responsabile della paranza di San Matteo - è giusto che sia l’amministrazione a organizzare i fuochi d’artificio. Si tratta di una festa patronale, quindi la Curia si occupa degli aspetti religiosi e le istituzioni pubbliche del resto. È giusto che sia così». Poche parole che chiariscono come ai componenti delle paranze non sia gradita questa “commistione” tra la Salernitana, la politica (inevitabilmente coinvolta in quanto su San Matteo 2022 incombono le elezioni Politiche) e la festa del Santo Patrono.

Eleonora Tedesco