Comune, parcelle inevase Gli avvocati battono cassa 

Accordi transattivi per pagare gli onorari: l’Ente ha dovuto sborsare 42mila euro Alcuni incarichi assunti dai legali e non retribuiti risalivano addirittura al 2009

AGROPOLI. Contenziosi e parcelle non pagate: gli avvocati, battono cassa. Il Comune di Agropoli, per pagare le somme dovute ai legali ricorre ad accordi transattivi. Quattro le transazioni approvate dalla maggioranza, capeggiata dal sindaco Adamo Coppola, accettate dai legali pur di estinguere il credito vantato nei confronti dell’ente agropolese. Il totale della somma, che l’ente comunale, a seguito degli accordi transattivi stipulati con i vari avvocati, dovrà sborsare è di 42.000 euro. Si tratta di somme relative ad incarichi legali, per i quali sono stati richiesti i pagamenti, che risalgono agli anni 2009, 2010 e 2011.
I contenziosi, in generale, per molti Comuni rappresentano una delle voci di bilancio che, maggiormente, vanno ad incidere sulle casse comunali. In alcuni casi, a seguito di sentenze, i Comuni vengono condannati a pagare anche centinaia e centinaia di migliaia di euro. In molti occasioni gli enti cercando di sanare i debiti attraverso delle transazioni, nel caso in cui soccombono in giudizio, con coloro che hanno avviato un contenzioso.
In questo caso, però, a battere cassa sono stati i legali, che hanno seguito per conto del Comune le varie vertenze, ai quali non è stata in seguito assegnata il rispettivo compenso stabilito in precedenza con apposito incarico. Nel dettaglio, il Comune di Agropoli avrebbe dovuto corrispondere 23.561,20 euro all’avvocato Daniele D’Aiuto, che aveva rappresentato il Comune in due distinti giudizi tenutasi davanti al Tar Campania. Le parti si sono accordate per la corresponsione da parte dell’ente di 13.000 euro per entrambi i procedimenti, con un risparmio per il Comune di circa 10.000 euro. 2.443,02 euro, invece, sarebbero spettati all’avvocato Crescenzo Correa, che ha difeso l’ente agropolese in un altro procedimento, sempre presso il Tar Campania. Il Comune si è accordato con il legale per la somma di 2.000 euro, quale saldo finale per le competenze professionali svolte. Ammontavano a 22.253,73 euro, le spettanze dovute dal Comune all’avvocato Michele Perillo, che si è occupato di formulare opposizione per conto dell’ente comunale contro un atto di pignoramento, e ha promosso un reclamo dinnanzi al Tribunale di Vallo della Lucania. Il difensore riceverà la somma di 17.000 euro, omnicomprensiva per entrambe le fasi di giudizio. Sarebbero spettati 13.693,05 euro, infine, all’avvocato Francesco Tata per aver difeso il Comune di Agropoli in un ricorso davanti al Tar ben otto anni fa. Ne riceverà solo 10.000 così come stabilito nell’accordo transattivo sottoscritto con l’ente guidato dal sindaco Coppola. Tutti i versamenti sono stati erogati ai rispettivi legali entro la fine del 2017. Gli accordi transattivi hanno consentito di risparmiare circa ventimila euro al Comune e ai legali di incassare, finalmente, le somme dovute e non percepite per gli incarichi professionali svolti.
Angela Sabetta
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