Comune, ingorgo nel Centrodestra

Roscia lancia Carfagna: «Ha l’obbligo morale di presentarsi» Le candidature abbondano, ma la coalizione è ancora divisa

SALERNO. Alla ricerca dell’unità perduta. Non è il titolo del capitolo 2.0 della saga cinematografica di Indiana Jones. Ma, piuttosto, è la condizione che sta vivendo il centrodestra salernitano. Che a tutt’oggi appare piuttosto frammentato. E questo tutto a vantaggio del centrosinistra che, in vista delle comunali del prossimo anno, ha già iniziato le grandi manovre che dovranno designare il successore di Vincenzo De Luca, allo scranno più alto di Palazzo di Città. Perciò, per partire all’assalto del fortino deluchiano, l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia, attuale responsabile del club Forza Silvio Salerno “Alcide De Gasperi”, lancia un’idea: candidiamo sindaco Mara Carfagna. «È il momento delle responsabilità – evidenzia Roscia - delle decisioni irrevocabili. E Mara Carfagna ha l’obbligo morale di scendere in campo come candidata a sindaco di Salerno». A detta di Roscia, infatti, l’ex ministro è il solo personaggio politico capace di «riunire tutte le anime del centrodestra, compattando intorno a lei i mille aspiranti candidati sindaco fai da te e coinvolgendo una cittadinanza civica oltre che partitica». Roscia è sicuro che la portavoce azzurra alla Camera sia «l’unica in grado di far vincere la coalizione di centrodestra, in quanto questa città merita uno scatto d’orgoglio per ridare speranza». E, per avvalorare la sua tesi porta l’esempio di 5 anni fa, quando fu candidata alla Regione «e trascinò al successo Stefano Caldoro». «Siamo certi – conclude Roscia – che Carfagna non si sottrarrà alla sua responsabilità di dimostrare il suo amore per Salerno». L’ipotesi Carfagna, così come quella del senatore Enzo Fasano, d’altronde, era già stata avanzata qualche tempo fa, ma non aveva sortito effetti. E chissà se anche quest’argomento, pure se non all’ordine del giorno, sarà discusso nel direttivo di Forza Italia, che si terrà oggi pomeriggio. Il centrodestra cittadino, tuttavia, può contare su un altro pezzo da novanta. E’ il parlamentare di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, che un po’ provocatoriamente ha dato, nei mesi scorsi, la sua disponibilità a capitanare la coalizione. E proprio l’abbondanza di aspiranti primo cittadino sta provocando una serie di reazioni, alcune anche ironiche, sui social network. Tra i tanti post risalta quello del consigliere comunale Salvatore Gagliano che, tra il serio e il faceto chiede di aggiungere nell’elenco dei candidati sindaco, oltre che lui stesso «anche i colleghi Luciano Provenza e Alessandro Ferrara». «Ma sì, ridiamoci su – chiosa Gagliano - anche perché oramai la politica sta diventando un’autentica barzelletta, a tal punto che nella prossima tornata elettorale ci potrebbero essere più pretendenti sindaco che candidati consigliere». Tirato in ballo, Provenza non si sottrae dal commentare, rimarcando come il «problema di Salerno sia rappresentato proprio dall’assenza di vera azione politica». «E in questo vuoto preoccupante – rimarca il consigliere comunale - si è ben inserito De Luca che governa da 20 anni». Provenza, altresì ritiene che non si debba parlare di candidati ma preferibilmente di programmi, in quanto «i prossimi cinque anni – specifica - possono rappresentare una svolta definitiva per la nostra città, che con una Regione operativa potrebbe vedere terminare le grandi opere e decollare con turismo, commercio ed occupazione giovanile». «Sarebbe un atto criminale pensare di smantellare tutto quanto si è fatto – conclude Provenza – e quindi con serietà e concretezza bisogna continuare , migliorando sotto l’aspetto della democrazia, eventualmente mettendo nel programma l’inserimento del referendum popolare o ancora della diretta radiofonica del Consiglio comunale».

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