Comune, grana autovelox «Dovrà risarcire i danni»

Avviata l’azione civile per l’indebito arricchimento dell’Ente attraverso le multe Russo: «Non ci sarà la class action, ma cause singole dinanzi al giudice di Vallo»

AGROPOLI. Citazione in giudizio del comune di Agropoli «per indebito arricchimento atipicamente doloso» attraverso le sanzioni elevate con l’autovelox sulla Cilentana. Ad annunciarlo l’avvocato Giuseppe Russo di Noi Consumatori Castellabate. «L’iniziativa giudiziaria – spiega – è stata intrapresa alla luce dell’ultimissimo documento: la seconda bocciatura ministeriale dell’apparecchio. Finalmente si possono iniziare le azioni per il recupero delle somme versate».

Niente class action, però: «sarà necessario intraprendere – specifica il legale - singole azioni processuali per ogni cittadino, giacché una cumulativa azione giudiziaria milionaria, richiederebbe molto più tempo e comporterebbe problemi tecnici organizzativi non indifferenti». Russo invita quindi «tutti i cittadini tartassati che stanno pagando una assurda rateizzazione ad interrompere la stessa e fare copia sia del piano di rateizzo sia dei versamenti effettuati; quelli che hanno già pagato a fare le copie di tutti i versamenti eseguiti; coloro che hanno inoltrato nei mesi scorsi richiesta di rimborso a fare copia della stessa con la relativa ricevuta della raccomandata». Quindi invita «chi ha ricevuto verbali in questo periodo storico a non pagare e a proporre ricorso al prefetto di Salerno con richiesta di audizione».

Il legale spiega come si agirà dinanzi al tribunale ordinario civile di Vallo della Lucania: «per ogni cittadino daremo vita ad una azione civile destinata a chiudersi in pochissimi mesi. Inoltreremo – sottolinea - un ricorso con invio alla controparte dell'invito a stipulare convenzione di negoziazione assistita. Il giudizio, così come proposto, può durare massimo due udienze. Non sarà – chiarisce - una semplice azione di rimborso ma sarà un'azione di indebito arricchimento atipicamente doloso con la richiesta di risarcimento che andrà dai 2mila ai 5mila euro, a seconda della singola posizione del cittadino, a cui aggiungere ovviamente la restituzione di quanto versato».

L’azione legale si basa sulle due bocciature ministeriali oltre che sui rilievi mossi dall’Anticorruzione sull’apparecchiatura elettronica. In un primo momento il Ministero dei Trasporti aveva invitato il comune a sostituire l’autovelox installato «con un altro dotato di tutte le necessarie e preventive autorizzazioni»; quindi in una seconda nota sollevò il problema della scarsa visibilità dell’apparecchiatura. Per finire l’Anac ha riscontrato delle irregolarità sulle procedure di appalto. Ed è proprio su queste pronunce che fanno leva i legali che si rivolgono alla Prefettura per chiedere l’annullamento dei nuovi verbali (oltre 20mila) pervenuti a chi ha infranto il limite di velocità sul tratto della Cilentana, tra gli svincoli sud e nord di Agropoli, coperto dall’autovelox.

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