Compravano droga con la postepay: presi 

La gang di napoletani e lucani specializzata nello spaccio fino a Sapri: notificate sei ordinanze

SAPRI. La droga veniva acquistata a Napoli e poi distribuita da una fitta rete di pusher nel basso Cilento e a Maratea. Per questo motivo ieri mattina i carabinieri del comando provinciale di Potenza hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare: tre ai domiciliari e tre in carcere. Tutti sono ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di cocaina nel golfo di Policastro. Il giro di affari accertato dagli investigatori superava i centomila euro.
Le indagini hanno preso il via nell’estate 2017 a seguito di verifiche sul conto di uno degli arrestati, Alfonso D’Amore, di Maratea, il quale, secondo l’accusa «sistematicamente faceva ricariche di denaro sulle carte prepagate intestate a un uomo e una donna napoletani, Federica Troncone e Alfredo Graziano», vicini, secondo gli inquirenti, a un clan malavitoso attivo sul territorio di Fuorigrotta. Le indagini, eseguite con intercettazioni telefoniche e pedinamenti, hanno portato alla luce un giro di assuntori di droga che gravitava intorno a D’Amore che, nell’attività di spaccio, veniva aiutato da altri tre pusher di Maratea, Mattia Pisani, Franco Mollica e Dino Montesano.
Numerosi i viaggi intercettati dai carabinieri sull’asse Maratea-Sapri- Napoli per l’approvvigionamento di cocaina. La droga, spesso di scarsa qualità e molto pericolosa per la salute, veniva poi tagliata con mannitolo e distribuita nelle principali località costiere del basso Cilento. Per D’Amore, Troncone e Graziano il gip del tribunale di Potenza ha disposto l’arresto in carcere; per Pisani, Mollica e Montesano i domiciliari.
Le indagini, coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza, si sono protratte per diversi mesi. Poi ieri mattina il blitz. Una delle peculiarità degli spacciatori era quella di utilizzare le carte postepay, un sistema che consentiva al D’Amore di pagare i fornitori campani, attraverso differenti “tranche” mensili, che, in pochi mesi e solo sulle carte individuate, anche di extracomunitari, maggiormente di origini Pakistane, hanno raggiunto l’importo complessivo di circa 108mila euro, incassi aumentati vistosamente a cavallo del “Capodanno Rai 2018” dello scorso anno svoltosi proprio a Maratea.
Ulteriori indagini sono attualmente in corso. Non sono esclusi ulteriori risvolti giudiziari nelle prossime ore. Secondo gli inquirenti l’operazione rappresenta un tassello importante per la lotta al narcotraffico in tutto il sud Italia.
Vincenzo Rubano
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