Compostaggio, l’appalto fa discutere 

Il forte ribasso proposto dalla Atzwanger scatena le polemiche tra i politici e i tecnici 

I motivi del ribasso all’82 per cento per la gestione dei rifiuti organici del sito di compostaggio nell’area Pip, ribasso con cui la società Atzwanger ha vinto l’appalto, sono contenuti nell’ultimo verbale della commissione di gara che aveva chiesto numerosi chiarimenti, considerando anormale l’offerta in busta. La Atzwanger ha giustificato l’offerta attraverso due capitoli di spesa: costo del personale e costi tecnici di gestione, quest’ultimo riportava, tra l’altro, un errore di battitura subito corretto.
Un via vai di carte e chiarimenti lunghissimo, dunque, quello tra Atzwanger e i tecnici del Comune di Eboli, costretti più volte a chiedere di implementare la documentazione. Non è bastata la proposta della Sarim che ha messo in busta un’offerta pari al 26 per cento in ribasso su una base d’asta con un importo di 50 euro per tonnellata.
Molte sono state le reazioni sia di esponenti politici che di cittadini. «La prima considerazione è che i rifiuti solidi urbani prodotti a Eboli sono 15.500 tonnellate - spiega Erasmo Venosi, fisico ed esponente del comitato “Eboli dice no” sorto in seguito alla proposta di realizzare un impianto di biodigestione sempre nell’area Pip - e di questi la frazione organica è pari a 4400 più i 200 di strutturante. L’articolo 97 del codice appalti disciplina i criteri di verifica delle offerte anormalmente basse. Rafforzata la verifica dalle linee guida di Anac. Una tonnellata pagata per due anni 93 euro che diventano come base di gara 50 e aggiudicata a 9 euro a tonnellata pone davvero problemi di conoscenza. Il codice identifica ben 5 criteri per la individuazione della cosiddetta soglia di anomalia. Si tratta di una riduzione di fatto del 90,32 per cento. Questa non è un acquisizione di gara su una offerta economicamente vantaggiosa e valutata secondo il codice e le linee guida Anac».
Perplessità arrivano dal consigliere di opposizione Damiano Cardiello: «Rari, rarissimi casi si sono registrati in Italia di una gara d’appalto affidata grazie a un ribasso simile. Cantone e l’Anac hanno più volte ribadito che le offerte anomale vanno sempre approfondite per evitare una distorsione della concorrenza imprenditoriale. Il tutto poi è avvenuto con una ricorso pendente innanzi al Tar Salerno. Non osiamo immaginare quali conseguenze legali e di risarcimento danni potranno seguire in caso di accoglimento e neanche a dirlo saranno i cittadini a pagare. Propongo di fare un affidamento diretto di un locale pubblico all’Anac in modo da garantirgli un risparmio di risorse economiche perché saranno costretti ad intervenire nuovamente».
Carmine Busillo, consigliere di maggioranza, ha provato dai social a dare una chiave di lettura: «Il prezzo di 5 euro a tonnellata sarà praticato solo per il Comune che ospita l’impianto. Solo Eboli quindi avrà questa tariffa, gli altri comuni conferiranno a prezzo pieno».
Laura Naimoli
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