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Commissioni permanenti Tar respinge il ricorso

Respinto dal Tar il ricorso presentato dai consiglieri di opposizione Enrico Lanaro ed Alessio Cairone sul metodo seguito per la nomina dei presidenti e vice presidenti delle commissioni consiliari...

Respinto dal Tar il ricorso presentato dai consiglieri di opposizione Enrico Lanaro ed Alessio Cairone sul metodo seguito per la nomina dei presidenti e vice presidenti delle commissioni consiliari permanenti. Secondo i giudici amministrativi, infatti, l’amministrazione comunali ha rispettato sia il principio dell’uguaglianza e sia quello della proporzionalità. Ed in particolare, quest’ultimo principio è stato assicurato dal numero di componenti delle singole commissioni, stabilito in 11, ovvero un membro per ciascun gruppo consiliare, ritenendo legittima l’introduzione del voto plurimo, ovvero l’attribuzione ai singoli commissari di tanti voti quanti sono i componenti del proprio gruppo consiliare.

Una volontà manifestata in occasione del consiglio comunale del 7 settembre scorso, quando fu votato l’emendamento del consigliere Stefano Romano in merito al voto plurimo. I giudici del Tar hanno evidenziato che il voto plurimo è ritenuto assolutamente legittimo dalla giurisprudenza e dalla stessa prassi amministrativa, pienamente compatibile con il principio di proporzionalità, garantendo la “rispondenza di composizione tra la commissione stessa e il consiglio comunale” (come espresso dal segretario comunale nel parere del 30 settembre scorso).

La parte ricorrente, difesa dall’avvocato Ferdinando Belmonte, ha fatto sapere che farà appello al Consiglio di Stato.

Il Comune era difeso dal dirigente del settore avvocatura Giuseppe Lullo e la sindaca Cecilia Francese dall’avvocato Sara Di Cunzolo. L’amministrazione comunale ha commentato con entusiasmo la decisione del Tar, affermando che si tratta di una «sentenza storica, che farà sicuramente giurisprudenza».

Francesco Piccolo

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