Commissioni giudicatrici, si cambia 

In arrivo nuove regole per l’organismo che si cura dell’assegnazione degli appalti

Commissioni giudicatrici per l’assegnazione degli appalti, nuove regole in arrivo. L’amministrazione comunale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, Gaetano Mercurio, ha inteso recepire le nuove procedure in materia al fine di stabilire i criteri per l’individuazione dei soggetti esterni chiamati ad esprimersi all’interno delle commissioni. Gli incarichi dovranno seguire precise regole. Ciò in particolare quando la stazione appaltante, ovvero il Comune, non dispone di risorse interne da poter inserire all’interno degli organismi giudicanti.
«Lo scopo è duplice: da un lato uniformarci alla disciplina nazionale in materia di grandi opere, dall’altro venire incontro ai criteri di trasparenza evitando che ci possano essere situazioni poco chiare tra coloro che fanno parte delle commissioni giudicatrici e le aziende coinvolte. Da qui la necessità di adottare delle linee guida semplici, ma utili e che dovranno essere seguite ogni qual volta se ne presenta la necessità», ha dichiarato l’assessore Mercurio.
Ovviamente ciò non vale quando l’appalto viene assegnato in maniera diretta dal Municipio, cioè nei casi di importi ridotti. Ecco quali sono i princìpi disciplinanti i compensi per i componenti esterni delle commissioni giudicatrici “per la valutazione, in sede di appalto o concessione, della migliore offerta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. A seconda dell’esperienza maturata da parte dei soggetti incaricati i compensi lordi variano da un minimo di cento a un massimo di quattrocento euro. Poi altri criteri a seconda della qualifica professionale del commissario. Per i liberi professionisti sarà preso in considerazione il numero di anni d’iscrizione al relativo albo, per i professori universitari il numero di anni di immissione in ruolo e per i funzionari e i dirigenti pubblici il numero di anni di servizio nella pubblica amministrazione.
«Si tratta di criteri oggettivi utili ad evitare equivoci in merito alla scelta dei soggetti esterni. La legge nazionale premia l’anzianità, ovvero l’esperienza maturata nel proprio ambito lavorativo. La copertura finanziaria per il pagamento dei compensi per i componenti delle commissioni trova la propria copertura di volta in volta nel quadro economico del progetto posto a base di gara», ha concluso l’assessore.
Una strada che senza dubbio Palazzo di Città farà propria considerato che in organico “non dispone di tutte le risorse specifiche e necessarie per la valutazione delle offerte in virtù anche della complessità delle oepre, dei servizi e delle forniture che sono programmate sul territorio comunale”.
Pippo Della Corte
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