Commissioni, assegnate le presidenze
Tre alla maggioranza e tre all’opposizione: superato lo stallo in Consiglio
Per venir fuori dal pantano in cui s’è incagliato il Consiglio comunale, a Palazzo di Città bisogna fare tre per uno. Tre poltrone alla maggioranza, tre all’opposizione: così, dopo un lungo periodo di riflessioni, sono state riassegnate le presidenze delle commissioni consiliari permanenti. E lunedì pomeriggio, dopo due mesi di stop forzato, i consiglieri si riuniranno nuovamente nei gruppi di lavoro: è arrivata ieri mattina la convocazione a firma del presidente del Consiglio, Franco Falcone.
Commissioni inedite: contrariamente a quanto accaduto nei primi giorni del governo Francese, quando la maggioranza blindò le presidenze, stavolta il 50 per cento sarà guidato dall’opposizione. I presidenti di maggioranza dovrebbero essere Francesco Marino di Rivoluzione Cristiana, Gerardo Zaccaria di Forza Italia e Elda Morini di “Con Cecilia”, all’opposizione andranno le altre tre poltrone, una delle quali, per volere della coalizione Francese, dovrebbe essere occupata da Gemma Caprino, che con i tozziani ha lasciato la sindaca a giugno, e da altri due esponenti della minoranza.
Tornano le commissioni ed esulta il corsista Valerio Longo: «È lì che si svolge il vero e proprio lavoro degli eletti, il Consiglio, spesso, diventa un’arena, una passerella inutile». Auspica che «i presidenti facciano funzionare seriamente i gruppi di lavoro coinvolgendo quella parte di opposizione disposta al dialogo, in commissione non esiste maggioranza e opposizione».
A denunciare lo stallo, in settimana, erano stati i consiglieri di minoranza Luigi D’Acampora e Alessio Cairone. Tutto nasce dai nuovi equilibri politici consiliari: con la dichiarazione d’indipendenza di Alfonso Baldi e Rossella Speranza, pronunciata in aula ai primi di agosto, il più numeroso tra i gruppi consiliari era diventato il gruppo misto. Sette anime: una in più delle commissioni. L’apertura alla minoranza dovrebbe rendere possibile la rappresentatività.(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Commissioni inedite: contrariamente a quanto accaduto nei primi giorni del governo Francese, quando la maggioranza blindò le presidenze, stavolta il 50 per cento sarà guidato dall’opposizione. I presidenti di maggioranza dovrebbero essere Francesco Marino di Rivoluzione Cristiana, Gerardo Zaccaria di Forza Italia e Elda Morini di “Con Cecilia”, all’opposizione andranno le altre tre poltrone, una delle quali, per volere della coalizione Francese, dovrebbe essere occupata da Gemma Caprino, che con i tozziani ha lasciato la sindaca a giugno, e da altri due esponenti della minoranza.
Tornano le commissioni ed esulta il corsista Valerio Longo: «È lì che si svolge il vero e proprio lavoro degli eletti, il Consiglio, spesso, diventa un’arena, una passerella inutile». Auspica che «i presidenti facciano funzionare seriamente i gruppi di lavoro coinvolgendo quella parte di opposizione disposta al dialogo, in commissione non esiste maggioranza e opposizione».
A denunciare lo stallo, in settimana, erano stati i consiglieri di minoranza Luigi D’Acampora e Alessio Cairone. Tutto nasce dai nuovi equilibri politici consiliari: con la dichiarazione d’indipendenza di Alfonso Baldi e Rossella Speranza, pronunciata in aula ai primi di agosto, il più numeroso tra i gruppi consiliari era diventato il gruppo misto. Sette anime: una in più delle commissioni. L’apertura alla minoranza dovrebbe rendere possibile la rappresentatività.(c. l.)
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