Commercio, sgravi fiscali contro la crisi 

Appello della Cidec al prefetto Manari: «Le tasse sono aumentate in modo esponenziale, il settore attende correttivi»

Sgravi fiscali per combattere la crisi del commercio a Scafati. La richiesta arriva dall’associazione di categoria della Cidec, che attraverso il proprio delegato cittadino, Mario Casciano, ha chiesto nei giorni scorsi un incontro alla commissione straordinaria del Comune, presieduta dal prefetto Giorgio Manari. L’obiettivo è arrivare a settembre per discutere d’iniziative che, già entro il prossimo autunno e nei primi mesi del 2019 possano dare respiro alla categoria. «La crisi però, ci tengo a sottolinearlo e a ribadirlo, non è spuntata all’improvviso - ricorsa Casciano - sono anni, infatti, che le avvisaglie di una brutta stagione del commercio stavano avanzando. Ora tra piano parcheggi, lavori della rete fognaria a rilento e altre dinamiche la situazione è peggiorata qui a Scafati e penso su tutto il territorio nazionale».
La volontà è di portare il prefetto Manari a ragionare su un abbattimento dei tributi locali almeno del 30 per cento, facendo ovviamente i conti con un bilancio comunale che è tutt’altro che roseo. «Dapprima la crisi derivata dall’attentato dell’11 settembre del 2001, poi la pessima esperienza della gestione dell’euro con tutte le conseguenze che conosciamo ed infine la “mano pesante” dei precedenti governi nazionali che hanno aumentato le tasse in modo esponenziale. Tutto questo ha svenato gli italiani e oggi incide, come logica conseguenza, pure sul commercio scafatese».
Dinamiche che nella città dell’Agro si sono poi amplificate sia da strade centrali come quella di corso Nazionale che alle zone di periferia. «A Scafati il commercio risente della critica situazione della città. I problemi che affliggono questa comunità non sono pochi e nemmeno di poco conto. Ecco perché chiedono pertanto di essere affrontati con l’urgenza del caso».
Da qui, l’idea di rivolgersi al prefetto Manari e agli altri componenti della commissione straordinaria. «Da settembre - sottolinea il delegato della Cidec- auspichiamo un maggiore impegno e attenzione al problema da parte di chi amministra la città. Sul settore del commercio gradiremmo vedere in campo progetti e programmi di rilancio, ovviamente se ve ne sono. Per fare questo, ovviamente, serve una politica di concertazione con le organizzazioni sindacali, con le organizzazioni di categoria affinché siano utilizzate tutte le energie disponibili ed attuati correttivi per fronteggiare la crisi che oggi attanaglia la città. Bisogna dare un indirizzo di programmazione sia sul commercio che sull’artigianato. Le criticità legate alla perdurante contrazione dei consumi, alla crisi strutturale della città, la cronica mancanza di parcheggi, impianti fatiscenti, marciapiedi stretti, rotti e sporchi e le periferie abbandonate hanno messo in ginocchio l’economia scafatese».
Di qui la sintesi conclusiva di Casciano: «Partire da tributi più leggeri sarebbe un passo in avanti per tutti».
Domenico Gramazio
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