Commercio: crisi smentita dai numeri

Settore sotto osservazione, dall’inizio dell’anno ci sono 38 pubblici esercizi, cinque circoli e due sale giochi in più

Crisi del commercio battipagliese o presunta tale, sono i numeri a dimostrare che in città non si piange quanto realmente si vorrebbe far credere. L’amministrazione comunale sta tenendo sotto stretta osservazione la situazione attuale del commercio in città. Il sindaco Giovanni Santomauro ha delegato Vito Lucia, ex assessore ed oggi componente dello staff sindacale, a relazionare periodicamente sulla questione. Un grande lavoro quotidiano viene svolto, invece, da Vittorio Del Tufo, in qualità di responsabile comunale dell’ufficio commercio.

I dati che interessano da vicino l’attività commerciale battipagliese non sono drammatici quanto alcuni negozianti o sigle sindacali intenderebbero mostrare. Per accorgersene basta scorgere i numeri relativi all’apertura e chiusura di attività commerciali dall’inizio dell’anno in corso. Dal primo gennaio, hanno cessato di operare 86 attività commerciali al dettaglio, 19 pubblici esercizi, quattro sale giochi, quattro agenzie pubbliche d’affari ed un circolo. Nello stesso periodo, invece, hanno iniziato ad operare sull’intero territorio comunale 58 attività commerciali al dettaglio, 57 pubblici esercizi, sei sale giochi, due agenzie pubbliche d’affari e sei circoli. La differenza è semplice. Dall’inizio dell’anno ci sono 28 attività commerciali al dettaglio e due agenzie pubbliche in meno, ma anche 38 pubblici esercizi, cinque circoli, e due sale giochi in più. Fatti i dovuti calcoli, tra 114 attività chiuse e 129 aperte dall’inizio del 2012, la differenza sorride al commercio con 15 operatori commerciali in più in poco più di sei mesi. Ciò non esclude di certo il vento di crisi, ma quantomeno dimostra – numeri alla mano – che i venti di tragedia non soffiano poi così forti su Battipaglia.

Intanto, dalla Regione Campania nessuna novità per quanto riguarda le vendite promozionali. L’amministrazione comunale, con una lettera inviata al governatore regionale Stefano Caldoro, all’assessore alle attività produttive della Regione, Sergio Vetrella, e, per conoscenza, anche all’assessore provinciale alle attività produttive, Costabile Spinelli, aveva chiesto una deroga per un anno alla legge che impone, a livello nazionale, il divieto di vendite promozionali nei giorni immediatamente precedenti i saldi. Visti i tempi ristretti, con i saldi che inizieranno in tutta Italia (ad esclusione delle province di Trento e Bolzano) il 7 luglio, appare difficile pensare che possano iniziare vendite promozionali nei prossimi due giorni. Con ogni probabilità, se arriverà una risposta positiva dalla Regione Campania, tale deroga potrà essere utile per i saldi invernali, con i commercianti che potranno attuare sconti – in via del tutto eccezionale – anche nel periodo prenatalizio.

Al momento, tale possibilità è stata negata con un apposito decreto approvato pochi mesi fa dal governo Monti. Ma la deroga per un anno, già concessa alla Lombardia lo scorso 7 giugno con una legge regionale, potrebbe giungere anche per il comune di Battipaglia.

«Confidiamo in una risposta positiva da parte della Regione Campania per venire incontro alle legittime esigenze dei commercianti – ha commentato Vito Lucia – vogliamo dare la possibilità ai negozianti di Battipaglia di venir fuori dalla crisi o almeno di respirare dopo un periodo molto difficile». Del Tufo ha evidenziato che «i saldi non possono essere anticipati, ma la deroga, se sarà approvata la nostra richiesta a Napoli, potrebbe consentire ai commercianti di fare delle vendite promozionali, applicando dei ribassi e degli sconti anche immediatamente prima dei saldi».

Francesco Piccolo

©RIPRODUZIONE RISERVATA