sant’eustachio

Coltellate al vicino Spunta un complice

Si terrà questa mattina l’udienza di convalida per il 23enne arrestato venerdì dagli agenti della squadra “mobile” della polizia. Il ragazzo (A.S. le sue iniziali) che non ha alle spalle precedenti...

Si terrà questa mattina l’udienza di convalida per il 23enne arrestato venerdì dagli agenti della squadra “mobile” della polizia. Il ragazzo (A.S. le sue iniziali) che non ha alle spalle precedenti penali, è accusato di tentato duplice omicidio per aver accoltellato padre e figlio, nel pomeriggio di giovedì, durante una violentissima rissa scoppiata in un condominio di via Cupa Parisi a Sant’Eustachio. I due feriti sono ancora ricoverati al “Ruggi”: il più grave è il padre, un uomo di 65 anni, più volte attinto all’addome. Ma il 23enne potrebbe non aver agito da solo: le indagini degli uomini del vice questore aggiunto Claudio De Salvo si stanno infatti allargando a macchia d’olio e non si esclude che nelle prossime ore possano esserci nuovi risvolti. Erano infatti quasi una decina le persone coinvolte nella rissa condominiale scoppiata per una banalità: una finestra lasciata aperta sul pianerottolo. Nel caos generale, tra invettive e schiaffoni, il ventitreenne, fuori di sè dalla rabbia, tirò fuori dal giubbino un’arma da taglio (che non è stata ancora rinvenuta dalle forze dell’ordine) ed ha sferrato diverse coltellate contro Mario A., 65 anni e suo figlio Fabio di 32. Quest’ultimo è stato ripetutamente colpito al torace, all’addome ed alle gambe. Ma stando ad indiscrezioni, ci sarebbe stata almeno un’altra persona - in queste ore in corso di identificazione da parte della polizia - a dare man forte al 23enne finito in manette.©RIPRODUZIONE RISERVATA