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Colpo in gioielleria, due fermi

I balordi avevano anche tentato una rapina a una merceria

Due rapine commesse e una tentata valgono un doppio provvedimento di arresto in flagranza di reato, con le manette scattate per l’accusa di rapina aggravata in concorso a cura dei carabinieri della stazione di Nocera Inferiore.

La storia inizia due giorni fa, con un blitz eseguito dal primo dei due, un rapinatore che ha fatto irruzione nella cartolibreria Gruppoesse armato di pistola giocattolo, minacciando il titolare e portando via centocinquanta euro di bottino.

Il secondo colpo è arrivato ieri mattina, all’interno di una gioielleria in via Cicalesi, dove con le stesse modalità è scattato un secondo colpo, concluso senza troppi problemi col bottino composto da duecento euro in contanti e l’aggiunta di gioielli e valori razziati direttamente da una vetrina espositiva, con la identica minaccia dell’arma posticcia, efficace per intimidire le vittime e raggranellare i bottini alla spicciolata.

Il terzo colpo, anch’esso eseguito ai danni di una gioielleria ieri poco prima dell’ora di pranzo, è stato fatale per il malfattore: una volta introdottosi all’interno dell’esercizio commerciale, un’altra gioielleria, è stato notato dal titolare, che non ha esitato a metterlo in fuga senza esitare, rincorrendolo fino alla strada, dove è spuntato anche un altro uomo, un complice anche lui finito nei guai, che attendeva in auto a motore acceso per concludere il blitz e darsi alla fuga a tutto gas.

A questo punto è scattato l’intervento dei carabinieri del gruppo territoriale, con l’intervento della stazione guidata dal maresciallo Di Fiore e successivamente il supporto dei colleghi del reparto operativo, con il doppio provvedimento concluso nel tardo pomeriggio di ieri , tra riconoscimenti e ricostruzioni del triplo colpo, comunicato al magistrato di turno alla procura di Nocera Inferiore PM Ersilio Capone. Al momento resta pesante la posizione del primo indagato, che sarebbe stato riconosciuto dalle vittime senza margini di sbaglio, con il ruolo del secondo uomo, di supporto a fare da punto di fuga, in fase di valutazione.

Il materiale probatorio verrà riportato agli atti per l’udienza di convalida davanti al giudice. In manette sono finiti Maurizio Salierno, 46 anni, e Roberto Guadagno, 42 anni, entrambi nocerini.

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