Colpo di scena: Cosentino fuori Ma nel Pdl è braccio di ferro

L’ex sottosegretario sotto inchiesta per camorra uscirebbe dalle liste. Blindati i suoi fedelissimi, a partire da Cesaro. L’Udc conferma i nomi dei candidati salernitani. Moggi si ritira. Curiosità: due Paravia candidati, uno con Cirielli e l’altro con Tabacci

Salvo nuovi colpi dell’ultimo minuto Nicola Cosentino sarebbe fuori dalle liste del Pdl in Campania. L’ex sottosegretario all’Economia secondo le ultime indiscrezioni avrebbe negoziato e ottenuto la blindatura per alcuni suoi fedelissimi.

Luigi Cesaro, infatti, dovrebbe correre in Campania 1 al terzo posto, mentre in Campania 2 sarebbero candidati Carlo Sarro (il senatore casertano di Piedimonte Matese verrebbe spostato a Montecitorio) e Giovanna Petrenga. Allo stato non c’è ancora nulla di ufficiale. Continuano infatti riunioni e incontri tra via dell’Umiltà per chiudere la griglia di dei nomi campani.

Sono invece 14 i candidati della provincia di Salerno (11 alla Camera dei Deputati e 3 al Senato) presentati oggi dall’Udc. «I candidati - spiega il segretario provinciale Udc, Luigi Cobellis - sono individuabili nelle loro specificità personali, dal sociale all’imprenditoria. Tutti, indistintamente, vantano un forte impegno politico. In questo ultimo anno - conclude Cobellis - abbiamo voluto, come Udc, rafforzare il legame con il nostro territorio e questa lista ne è l’espressione più vera e coerente».

Gli undici candidati nella circoscrizione Campania 2 per la Camera dei Deputati sono il dipendente pubblico Luigi Caiazzo, il segretario provinciale e consigliere regionale Luigi Cobellis, l’imprenditrice Linda Corvino, il farmacista Saverio D’Alessio, il dipendente Cstp, Domenico D’Auria, il docente di scuola superiore, Umberto Ferrigno, il presidente provinciale del partito, Vincenzo Inverso, il cardiologo Carmine Landi, il capogruppo consiliare di Eboli, Pietro Mazzini, la diabetologa Pachi Memoli, il brooker assicurativo Francesco Squillante, mentre per il Senato, inseriti nella lista che porta il nome di Mario Monti, scendono in campo l’avvocato Pasquale Caroccia, l’imprenditrice Agnese Piccirillo e l’imprenditore Nicola Sconza.

A sorpresa Luciano Moggi dice no alla candidatura dei Riformisti Italiani. L’ex dg della Juventus ha infatti rinunciato all’offerta avanzata nei giorni scorsi dal partito guidato da Stefania Craxi. «Devo innanzitutto ringraziare il movimento dei Riformisti Italiani, nella persona di Stefania Craxi, i quali mi hanno concesso l’opportunità di candidarmi come capolista in tutte le regioni d’Italia», dice. Poi, chiarisce i motivi del no. «Altre forze politiche mi avevano cercato, ma avevo risposto negativamente. Dopo un’attenta riflessione, devo tuttavia rinunciare a questa candidatura, pur rimanendo al fianco di Stefania, per potermi concentrare al meglio su quella che è e sarà, la mia priorità, il processo denominato Calciopoli - spiega - che ha, prima coinvolto e, successivamente, distrutto decine di famiglie di arbitri e assistenti del tutto estranei a questa vicenda assurda che è servita solo per la candidatura politica di altri».

Sono state definite le candidature alla Camera e al Senato di Centro Democratico per la Campania. Il movimento politico fondato da Bruno Tabacci candida alla Camera, nella circoscrizione Campania 1, Nello Formisano e Pino Bicchielli, coordinatori elettorali di Centro Democratico. Terzo l’europarlamentare Vincenzo Iovine, seguito dal consigliere comunale di Torre Annunziata, Antonio Gagliardi. A guidare la lista di Centro Democratico alla Camera, nella circoscrizione Campania 2, sarà lo stesso leader Bruno Tabacci, seguito da Pino Bicchielli e dall’assessore provinciale a Benevento, Gianvito Bello.

Al Senato il capolista sarà il senatore uscente Giacinto Russo, seguito dal tenente colonnello dei carabinieri, nonchè comandante del Jfc - Allied Joint Force Command della Nato a Napoli, Claudio Mungivera. Al terzo posto l’imprenditore Salvatore Paravia. Quest’ultimo è il secondo candidato della famiglia Paravia: l’altro è Antonio, senatore uscente Pdl, nelle liste di “Fratelli d’Italia”.