LA DENUNCIA

Colpita da ictus, l'odissea di una donna in due ospedali salernitani

La figlia: «Si è rotta il femore e l'abbiamo trovata nelle feci»

EBOLI - «Hanno trattato nostra madre nel peggiore dei modi». Queste le parole di Assunta Scorzelli, rammaricata e delusa. La mamma si trova in un letto di ospedale dopo un’ischemia, un ictus e un femore rotto. Quest’ultima lesione conseguenza di una caduta dal letto in ospedale, dove non erano state collocate le sbarre. L’odissea ha avuto inizio quando la donna, Sofia Cavallo, 72 anni di Capaccio, ha iniziato ad avere sintomi tipo amnesia.

«Martedì nostra madre, una donna autonoma e in ottima salute - racconta Assunta - ha iniziato ad avere un comportamento anomalo. Abbiamo capito che qualcosa non andava, abbiamo deciso di portarla all’ospedale di Eboli. Dopo diversi esami, una Tac, e accertamenti vari ci hanno mandato a casa senza fornirci una diagnosi precisa. In assenza del neurologo non potevano esprimersi. Siamo tornati la mattina seguente e ci hanno riferito che aveva avuto un’ischemia. Le è stata prescritta la cardioaspirina».

Angela Sabetta

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