Colpi in appartamento, sgominata banda

Uno dei furti commessi in un’abitazione di Pellezzano dove è stata scassinata la cassaforte. Arrestati quattro napoletani

MERCATO SAN SEVERINO. Sgominata una banda di ladri dell’hinterland napoletano che commetteva furti in appartamento in diversi comuni della Valle dell’Irno. L’indagine, avviata dalla compagnia dei carabinieri di Mercato San Severino, guidata dal capitano Rosario Basile, nella giornata di ieri ha portato all’arresto di quattro dei cinque componenti appartenenti alla banda, tutti residenti nel rione Traiano di Napoli. I fermi sono scattati a Napoli e Frosinone, dove i militari dell’arma di Mercato San Severino, in collaborazione col personale dei comandi provinciali di Salerno e Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Salerno per i reati di associazione per delinquere, furto in abitazione e ricettazione, nei confronti di: Giovanni Bruno, 56enne, pregiudicato; Gennaro Rizzo, 32enne, pregiudicato; Ciro Fabiano, 54enne, pregiudicato; Alfonso Pengue, 60enne. I primi tre sono stati colti in flagranza di reato nel corso di un furto commesso nei pressi di Colleferro. L’operazione è scaturita a seguito di un’articolata attività investigativa avviata il 20 febbraio 2013 dalla stazione dei carabinieri di Pellezzano in seguito a un furto in un’abitazione del luogo. In quell’occasione la villetta presa di mira venne svaligiata dopo che i ladri scassinarono la cassaforte prelevando monili e oggetti di valore di vario genere. Ma il sistema di videosorveglianza, installato all’esterno dell’abitazione, riprese il numero di targa dell’automobile utilizzata per il furto. Le immagini acquisite dagli inquirenti hanno permesso di avviare una minuziosa indagine dalla quale si è scoperto l’appartenenza degli arrestati ad un sodalizio criminale, operante in Campania e nel Lazio, dedito a furti in abitazione ed alla ricettazione della refurtiva. Il gruppo era molto abile e scaltro, capace di commettere furti in pieno giorno, in appartamenti abitati da famiglie facoltose, scardinando anche casseforti, senza lasciare tracce; di solito agivano recandosi sul posto anche più volte per accurati sopralluoghi, mentre quando commettevano i furti si spostavano con due autovetture, di cui una con una sola persona a bordo che aveva compiti di palo e di addetto al trasporto di sofisticati arnesi atti allo scasso di porte blindate. Il gruppo aveva concordato una versione da recitare, ossia raccontare agli agenti di essere alla ricerca di cardellini e per rendere più credibile il tutto, aveva stabilito di inserire nel portabagagli alcune gabbie vuote.

Contestualmente è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di due autovetture, una Ford Focus ed un Mercedes Classe “A” . Inoltre, sono state espletate perquisizioni presso i domicili degli arrestati e di un altro indagato ritenuto membro dell’associazione con il compito della fusione dell’oro depredato. Durante l’operazione sono stati rinvenuti numerosi monili sui quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza. Bruno e Pengue sono stati trasferiti nella casa circondariale di Napoli, Rizzo e a Fabiano a Frosinone.

Mario Rinaldi

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