la Tim sui disagi a Fuorni

Colpa del maltempo Codacons in campo

Il guasto che ha mandato in tilt la linea telefonica nella zona orientale della città, a detta della Tim, non è stato causato da un furto di rame ma dal danneggiamento di un cavo. Un guasto provocato...

Il guasto che ha mandato in tilt la linea telefonica nella zona orientale della città, a detta della Tim, non è stato causato da un furto di rame ma dal danneggiamento di un cavo. Un guasto provocato dai nubifragi dei giorni scorsi, che hanno costretto i tecnici a sostituire ben 300 metri di cavo. Dunque la Tim smentisce il sindacato della polizia penitenziaria, che aveva invece denunciato il disservizio per il carcere circondariale di Fuorni, isolato per diversi giorni, e rivelato come il blackout telefonico fosse stato causato proprio da un furto di rame.

A dispetto delle assicurazioni del gestore telefonico, che sostiene di aver provveduto al ripristino della linea e di poter completare i lavori entro domani, molti cittadini invece anche ieri si sono lamentati di come i telefoni siano ancora muti. Una scena che si ripete oramai da una settimana, nonostante le rassicurazione del call center, in quanto molti telefoni sono inutilizzabili da venerdì scorso. Intanto in campo scende anche il Codacons che invita gli utenti a rivolgersi presso i propri uffici per ottenere il rimborso dalla Tim. «I gestori telefonici – evidenzia Matteo Marchetti, vice presidente nazionale dell’associazione dei consumatori – sono responsabili dei distacchi di linea, sia per le utenze private che per quelle commerciali. Devono predisporre le misure affinché non si materializzino i disservizi». Marchetti evidenzia come «attraverso la conciliazione il Codacons sia riuscito a far restituire agli utenti milioni di euro». «Il rimborso per i privati – conclude il rappresentante dei consumatori – è di 6 euro al giorno. Ma può crescere qualora si utilizzino servizi di telemedicina o altre apparecchiature medicali». (g.d.s.)

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