il personaggio

Coinvolto in vari processi è recluso in carcere a Salerno

SALA CONSILINA. L’organicità di Felice Balsamo al clan Maiale emerge anche dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Carmine Notargiacomo e Pietro Del Vecchio, esponenti di spicco dell’...

SALA CONSILINA. L’organicità di Felice Balsamo al clan Maiale emerge anche dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Carmine Notargiacomo e Pietro Del Vecchio, esponenti di spicco dell’organizzazione. Il cinquantottenne di Sala Consilina annovera nel proprio curriculum criminale precedenti per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti, per i quali è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari.

Inoltre a gennaio di quest’anno è stato colpito da un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lagonegro, in provincia di Potenza, per il reato di «usura aggravata e continuata» nei confronti di commercianti e professionisti del Lagonegrese, Alto Tirreno Cosentino e Vallo di Diano, per la quale si trova attualmente detenuto in una cella del carcere di Fuorni.

Nel 2007 Balsamo era finito sotto processo in seguito all’inchiesta denominata “Piazza affari” che aveva fatto venire alla luce un giro di usura nel Vallo di Diano. In quella circostanza, però, Felice Balsamo nel mese di luglio del 2010, dopo una camera di consiglio durata circa undici ore, era stato assolto in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina, insieme ad altre sette persone che erano finite con lui sul banco degli imputati.

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