Coiffeur ed estetiste arrivano a domicilio Ma nessuno denuncia

Danneggiati i titolari dei negozi che pagano le tasse La Finanza impotente se non scattano le segnalazioni

Vanno in giro per le case in cambio di pochi euro o accolgono nelle proprie a prezzi quasi da negozio.

Si tratta dei parrucchieri e delle estetiste abusivi. Un fenomeno antico e molto diffuso, tanto nell’Agro nocerino-sarnese quanto nel resto del Paese.

I regolari, che pagano le tasse e subiscono decine di controlli, da quelli fiscali a quelli sanitari, non ne possono più di essere vittime di una simile concorrenza sleale.

Mentre in un negozio si fanno i salti mortali per arrivare a fine mese, in qualche appartamento riadattato a salone di bellezza si fa di tutto fuorché pagare i dovuti contributi allo Stato. Anche questa è una forma di evasione. Certo, il cittadino non ne risente nell'immediato, anzi, beneficia dei prezzi più bassi.

Da questi evasori però lo Stato e, dunque, la collettività, ne riceve un danno straordinario. È arrivato il momento di fare chiarezza, anche se è difficile riuscirci se non ci sono segnalazioni mirate.

Al momento non esiste un censimento, una stima di attività simili. Agli agenti delle forze dell’ordine, Guardia di finanza in primis, non si può certo chiedere di battere a tappeto ogni palazzo per scovare il centro estetico fuorilegge. Devono essere i clienti, o i regolari, a denunciare. Bisogna esporsi.

Qualcuno già lo ha fatto, chiamando al 117 delle fiamme gialle o sfruttando i numeri messi a disposizione da associazioni di categoria, ma non basta.

È difficile, dicono gli esperti, bloccare un professionista abusivo della bellezza: portare spazzola e phon in borsa non è un reato e se fosse colto in flagrante ci sarebbero decine di motivazioni che potrebbero spiegare l’azione svolta. Nell’ultimo caso dovrebbe essere il cliente a non fornire l’alibi, ma non è quasi mai avvenuto.

In tempo di crisi una signora difficilmente denuncia una ragazza che per 5 euro fa shampoo e piega a domicilio. Ma le signore non rinunciano nemmeno a chi, a prezzi tutt’altro che calmierati, le accoglie in saloni abusivi dove l'igiene non è garantita da alcun controllo.

La Guardia di Finanza sta cercando di bloccare questa forma di illecito. Gli uomini della Compagnia di Nocera Inferiore, diretta dal capitano Giuseppe Bifero, stanno mettendo in atto una serie di controlli mirati, anche se viene ribadito l’appello alla collaborazione.

Chi conosce situazioni simili le segnali agli organi competenti. Parrucchieri e centri estetici in regola, quindi, non disperino e collaborino, arriverà la stretta anche per gli abusivi.

Negli ultimi mesi, intanto, si è cercato di incidere nei confronti del lavoro nero e delle ricevute fiscali. In tutto l’Agro sono decine i negozi chiusi a causa di sanzioni accessorie. Bar, fruttivendoli, pizzerie, negozi di abbigliamento: le fiamme gialle, insieme all’agenzia delle entrate, non stanno facendo sconti costringendo ad abbassare la serranda per qualche giorno.

La prossima volta si starà attenti ad evadere i tributi pagati dalla stragrande maggioranza di italiani onesti. Ma resta una battaglia difficile.

Salvatore D’Angelo

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