Codici tv “pirata”, Milone va ai domiciliari 

Il Riesame si è pronunciato sul 31enne sarnese accusato della truffa ai danni di Sky e Mediaset

SARNO. È stato scarcerato e rimesso agli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale del Riesame Raimondo Milone, 31enne sarnese finito in carcere perché coinvolto nell’inchiesta con base a Roma sulla la maxitruffa a Sky.
Milone, assistito dall’avvocato Giovanni Annunziata, destinatario dell’iniziale ordinanza di custodia cautelare insieme ad altre tre persone tra Pordenone e Lorrach ( Germania), era stato individuato dopo articolate indagini tecniche e sul campo e una accurata ricostruzione dei flussi finanziari, con pagamenti effettuati mediante carte di credito prepagate o piattaforme web di pagamento.
L’inchiesta seguita dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale ricostruisce l’attività delittuosa di una struttura criminale piramidale dedita all’illecita decriptazione e diffusione di contenuti televisivi pay-per-view attraverso il web.
Al centro dell’organizzazione c’erano le centrali “sorgenti”, situate presso società, attività commerciali, abitazioni private, garage e capannoni industriali, in particolare a Sarno e confine con Scafati, secondo l’inchiesta, con all’interno le apparecchiature informatiche in grado di decriptare il segnale delle emittenti pay-tv Sky Tv e Mediaset Premium, utilizzando schede regolarmente acquistate dai soggetti del sodalizio o da terzi, per poi farlo confluire su server esteri appositamente noleggiati.
Una volta predisposta l’offerta illecita di canali, il gruppo criminale provvedeva ad abilitare i clienti privati alla visione attraverso codici di accesso, su smart-tv, pc, tablet e smartphone, dietro pagamento di abbonamenti illeciti a prezzi irrisori. Il volume d’affari complessivo ricostruito dal 2015 ad oggi ammonta a oltre un milione di euro.
Alfonso T. Guerritore
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