la sentenza 

Cocaina nell’auto, condannato a due anni

È stato condannato a una pena di 2 anni, per l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, il quarantenne paganese Alfonso D’Auria, fermato nel dicembre del 2017 e chiamato a...

È stato condannato a una pena di 2 anni, per l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, il quarantenne paganese Alfonso D’Auria, fermato nel dicembre del 2017 e chiamato a rispondere del possesso di un pacco di cocaina destinato allo spaccio. L’uomo, che la Procura nocerina aveva chiesto di processare con il rito immediato in virtù di un quadro probatorio ritenuto schiacciante, ha scelto l’alternativa del rito abbreviato, chiudendo il giudizio allo stato degli atti e beneficiando così di uno sconto di pena.
D’Auria fu fermato dai carabinieri della tenenza di Pagani a bordo della sua auto per un controllo mirato: nella sua vettura, una Golf nera, c’erano quattro dosi di droga confezionate e ben occultate, sufficienti a far scattare una ulteriore fase di accertamento investigativo con la perquisizione domiciliare, per verificare se l’uomo era in possesso di ulteriori quantitativi di stupefacente. I controlli diedero esito positivo: in una delle pertinenze dell’abitazione, sotterrata in una buca ricavata nel terreno, i carabinieri trovarono una busta contenente altri venticinque grammi di cocaina. La droga ritrovata, per un peso complessivo di 26,1 grammi, confermò i sospetti sul coinvolgimento del quarantenne in un’attività di spaccio. Subito sottoposto a sequestro probatorio, lo stupefacente ha rappresentato l’elemento chiave per il procedimento penale, conclusosi adesso davanti al giudice dell’udienza preliminare con il rito abbreviato e la condanna di D’Auria a 2 anni e 4mila euro di multa.
Quando fu fermato, il 6 dicembre dello scorso anno, Alfonso D’Auria incappò in un posto di blocco mirato al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti. Le forze dell’ordine avevano focalizzato l’attenzione su alcune piazze di spaccio e il quarantenne paganese era stato individuato come una persona sospetta.
Alfonso T. Guerritore
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