Cocaina mortale, in cella il pusher

Ciro Palladino è accusato di aver provocato il decesso di Mannina. Ai domiciliari un altro spacciatore

È stato arrestato l’uomo che nell’aprile dello scorso anno avrebbe venduto a Vincenzo Mannina le dosi di cocaina rivelatesi mortali. Ciro Palladino, 45 anni, è finito in carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti e di aver cagionato – senza volerlo, ma in conseguenza del reato di spaccio – la morte del 49enne di Sant’Eustachio, trovato senza vita l’1 aprile del 2016 nella sua abitazione di via Salvo D’Acquisto. Secondo gli inquirenti è stato Palladino a vendergli, in un arco temporale di sole cinque ore (dalle 5 alle 10 di mattina) due dosi di coca che Mannina si è iniettato e che ne hanno provocato il decesso per overdose. Lo avrebbe raggiunto davanti casa, la prima volta con una dose da cento euro tagliata con la chinina, la seconda con un quantitativo analogo e la soluzione fisiologica per assumerla in endovena. «Era assolutamente prevedibile – si legge nell’ordinanza cautelare firnaat dal gip Maria Zambrano – che un quantitativo così elevato di stupefacente, tagliato con sostanza tossica come la chinina, iniettato in un arco temporale così breve, in un soggetto che si presentava in evidente crisi di astinenza, avrebbe determinato la morte dell’assuntore».

Dai tabulati telefonici della vittima i poliziotti della Squadra Mobile sono risaliti all’utenza di Palladino, su cui lo scorso luglio il giudice ha autorizzato le intercettazioni. Si è riscontrato così un altro episodio di spaccio, verificatoti ad agosto nei pressi del mercato rionale di Torrione (dove una donna fu fermata in auto subito dopo l’acquisto), ed è emerso il legame tra Palladino e il 35enne Enrico Alfano, che secondo la Procura lo riforniva di ingenti quantitativi di droga e per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il loro sarebbe stato un rapporto consolidato, confermato dal frasario convenzionale utilizzato per fissare appuntamenti e concordare le quantità di cocaina.

Oggi Palladino e Alfano compariranno davanti al giudice delle indagini preliminari, assistiti dagli avvocati Stefania Pierro e Vincenzo Faiella, per essere ascoltati nell’interrogatorio di garanzia. Solo indagata, invece, la moglie di Palladino, Iolanda Desiderio, per la quale il gip ha ritenuto insufficienti gli indizi di una partecipazione al traffico.

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