L'ASSE CON IL NAPOLETANO

Cocaina in trasferta da Salerno a Torre Annunziata: sei anni a Iavarone

Il leader dei “ragazzi di Pastena” condannato in abbreviato Il blitz lo scorso maggio 

SALERNO - In trasferta dalla zona orientale a Torre Annunziata per acquistare la droga, condannati a sei anni di reclusione - al termine del rito abbreviato celebrato davanti al gup di Torre Annunziata - i due salernitani imputati per smercio di sostanze stupefacenti, arrivati lo scorso maggio nella cittadina del Napoletano dalla zona orientale di Salerno per un rifornimento: così il 48enne Franco Somma e il 42enne Fabio Iavarone , già noti alle forze dell’ordine, sono stati riconosciuti colpevoli e raggiunti dalla sentenza di condanna, con sessanta giorni di termine per le motivazioni.

I due erano stati arrestati a Torre Annunziata nel maggio dello scorso anno dopo un controllo da parte della polizia sulla loro auto, una Bmw: il loro comportamento fece scattare la perquisizione da parte degli agenti, con una inversione di marcia della vettura e il rapido blocco. In auto furono rinvenuti, confezionati in quattro buste di plastica, 285 grammi di cocaina, con ulteriore contestazione di guida senza patente e inosservanza di provvedimenti giudiziari, rispettivamente per Somma e il complice.

Iavarone, in particolare, era uno dei rappresentanti di spicco dei “ragazzi di Pastena”, il gruppo egemone sulle attività di spaccio in città, in particolare nella zona orientale. Proprio la presenza nei quartieri interessati aveva provocato l’allerta delle forze dell’ordine, impegnate in una azione di monitoraggio, con il brusco cambio di direzione della vettura a innescare l’inseguimento chiuso rapidamente, imponendo lo stop ai due e infine eseguendo le operazioni di accertamento. All’interno del mezzo c’era la partita di cocaina, evidentemente destinata a finire nella successiva fase di smercio in altre mani, per la rivendita probabile sull’area di Salerno: su questo fattore il lavoro degli inquirenti ha ricostruito lo scambio, contestando ai due la formale accusa di detenzione al fine di spaccio di droga, aggravata dalle condizioni di recidiva per entrambi i soggetti.

Il salernitano Iavarone, originario di Pellezzano come il complice, è legato a personaggi di spicco della scena criminale salernitana, con il fratello in particolare ritenuto parte di un gruppo criminale agguerrito attivo nell’area periferica della cittadina salernitana, qui sorpreso in una sortita fuori città. La “missione” era stata incrociata dalle forze dell’ordine, con l’approvvigionamento di una partita di sostanze stupefacenti concluso nella rete della polizia, intervenuta dopo un’attenta fase di controllo preventivo: dopo l’arresto e il contestuale sequestro della droga, era partita l’azione giudiziaria, con il procedimento seguito dall’ufficio investigativo oplontino a ricostruire i fatti. Dopo la conclusione delle indagini preliminari, l’udienza di rito si è conclusa con la sentenza di condanna disposta dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Torre Annunziata, decisa al termine del rito alternativo, con il collegio difensivo composto - tra gli altri - dall’avvocato Gregorio Sorrento .

(atg)