Clinica del Sole, protesta all’Asl

Ieri incontro con i vertici dell’azienda di via Nizza su contratti e tetti di spesa

Cgil e Cisl sono scesi in campo ieri per difendere i lavoratori della Clinica del Sole. Nella sede dell’Asl di via Nizza i sindacati della struttura accreditata hanno tentato di trovare una via d’uscita per risolvere due questioni: i tetti di spesa e i contratti dei lavoratori. «Dopo la chiusura del punto nascite della clinica Tortorella, tra agosto e settembre scorsi, la Clinica del Sole ha registrato un aumento di nascite - spiega Angelo Di Giacomo (Cgil) - toccando i 1.200 parti l’anno. Solo dal primo gennaio sono nati cento bambini. Il tetto di spesa, però, è rimasto invariato e per l’estate potrebbe finire. Non è possibile che i parti aumentano e i fondi rimangono gli stessi. Tutto ciò è preoccupante». L’obiettivo dei sindacati è quello di sensibilizzare la Regione affinché si impegni a recuperare altri fondi per continuare a garantire adeguati livelli di assistenza. Ancora più spinosa la questione dei contratti, che tocca i portafoglio dei dipendenti. I vertici della clinica vorrebbero adottare un nuovo contratto che, secondo i lavoratori, li penalizzerebbe due volte. Da un lato è previsto il congelamento dello stipendio e dall’altro maggiori ore di lavoro. «I lavoratori sono 80 - puntualizza Antonio De Sio (Cisl) - l’imprenditore col nuovo contratto intende ridimensionare il salario di almeno il 20 per cento, a fronte di una prestazione lavorativa maggiore. Perciò stiamo cercando di bloccare le nuove norme contrattuali». Il sindacalista, inoltre, ritiene che la clinica avrebbe ritmi lavorati tutto sommato soddisfacenti e pertanto l’imprenditore potrebbe andare incontro alle richieste dei dipendenti. «È vero che occorre un aumento del tetto di spesa, in quanto sarebbe stato registrato uno sforamento nel budget dovuto a circa 200 parti in più, e che ci sarebbe una perdita annuale di 250mila euro. Ma non credo ci siano criticità economiche così irrisolvibili da dover cambiare contratto ai lavoratori», conclude. «Oggi abbiamo chiesto alla dirigenza dell’Asl se è possibile risalire a principi giuridici che consentano di non adottare il nuovo contratto - conclude Di Giacomo - se il contratto è vincolante, ad esempio, la clinica non può cambiarlo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA