Clan e camorra, Santocchio: «Nicola deve darmi la candidatura»

Nuovi retroscena nelle intercettazioni dell’inchiesta "Il principe e la scheda ballerina": «A Salerno stanno facendo un rinnovamento. Io sarei sostenuto da questo Pepe che vuole gente nuova»

• Salerno. Una crisi politica dalla quale aveva bisogno di uscire. Emarginato dalle due correnti del suo partito, il Pdl, e dunque «desideroso di trovare nuovi contatti». E’ la descrizione che l’ingegnere Nicola Di Caterino - progettista del centro commerciale "Il Principe" - fa di Mario Santocchio (indagato per falso interno in normativa bancaria) all’altro protagonista dell’inchiesta della Dda di Napoli Cristiano Cipriano, eletto sindaco a Casal di Principe nel 2007. A creare i contatti giusti al presidente del Cstp è suo cognato Cristofaro Zara, anche lui agli arresti, al quale - in qualitá di responsabile della filiale Unicredit di Roma Tiburtina - si erano rivolti per ricevere un prestito. E dalle intercettazioni registrate dagli investigatori emerge chiaramente l’obiettivo di Santocchio di farsi spazio nell’arena politica.

L’avvocato scafatese parla con Di Caterino, al quale chiede un incontro con il paramentare del Pdl Nicola Cosentino (per il quale è stato chiesto l’arresto) e spiega il suo piano. E’ il 5 febbraio 2008: «Stammi a sentire - dice Santocchio - vogliamo un incontro con Cosentino, perché io praticamente voglio vedere se mi da un posto "border line", soltanto "border line" hai capito per dire che escono 10 io mi metterei al dodicesimo per poi giustificarmi alla Regione». Santocchio fa presente al suo interlocutore che Cosentino ha giá fatto una cosa del genere con un sindaco poco tempo prima. Quel giorno poi ci saranno altre telefonate tra i due, ma a quanto pare Nicola Cosentino per ora «ha l’agenda troppo piena».

• Nei giorni successivi la richiesta viene riformulata. Di Caterino dice a Santocchio di avere un appuntamento con Cosentino nel pomeriggio e lo tranquillizza: «Io giá gli dico quello che tu mi hai detto tu, anche un ruolo "border line", in modo tale che per la Regione sei in pole position». • Santocchio poi gli parla della situazione salernitana. «Poichè a Salerno stanno facendo un rinnovamento drasticamente, io sarei sostenuto da questo Pepe, perché questo vorrebbe mettere tutta gente nuova così. Ora dice però devi andare a parlare con Nicola perché poi quando faccio il nome tuo non vorrei trovare...». Di Caterino taglia corto:«Non ti preoccupare, ho capito perfettamente».

Si arriva al 20 febbraio 2008 e Santocchio non ha ancora incontrato Cosentino, che ha puntualmente disdetto appuntamenti giá concordati. Di Caterino tranquillizza ancora: «Non è che non ti ho fatto sapere più niente .. quello Nicola mi fa gli appuntamenti e poi me li sposta». Santocchio incalza, lui è dell’Agro nocerino sarnese e i «sindaci sperano in qualche fratello loro». Ma sul piatto c’è anche l’incontro con il cognato Zara (che poi avverrá a Roma, alla presenza oltre di Cosentino anche del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro).
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