piano di zona 

Cittadinanza sociale, ecco la Carta 

Servirà a migliorare la qualità dei servizi erogati e tutelerà gli utenti

Il Comune di Scafati ha approvato la Carta della cittadinanza sociale del Piano di Zona di cui è Ente capofila. Un passaggio importante effettuato dal coordinamento dell’Ambito che collabora con l’Asl e comprende anche le amministrazioni di Corbara, Sant’Egidio del Monte Albino e Angri. Alla seduta hanno partecipato Rosanna Sergio in qualità di rappresentante della commissione straordinaria scafatese, Maria D’Aniello, assessore con delega alle politiche sociali al Comune di Angri, Giulia Attianese, esponente della Giunta di Sant’Egidio del Monte Albino, Vittorio Minneci, coordinatore del Piano di Zona, Michele Vangone, dipendente dell’Ambito, e i vertici del Distretto 61 dell’Asl Salerno.
Il documento servirà a migliorare la qualità dei servizi del Piano di Zona. Nello specifico, la Carta prevede che dovrà essere assicurata la tutela degli utenti e la loro partecipazione alle procedure di valutazione e definizione degli standard qualitativi dei servizi. «In questo modo il Piano di Zona rende esplicito un accordo con i cittadini circa gli impegni e le responsabilità per una costruzione partecipata dei servizi sociali - ha spiegato il sociologo Michele Vangone - si tratta di un atto fondamentalmente formale nel quale vengono definiti i valori ed anche i princìpi condivisi con le comunità. Vi è poi tutto l’aspetto relativo ad una gestione partecipata dei servizi sociali. Consideriamo il documento una vera e propria mappatura dei servizi messi a disposizione dei cittadini».
Con la Carta della cittadinanza sociale si gettano dunque le basi per un futuro migliore, sul fronte del livello qualitativo, dei servizi sociali a Scafati, Angri, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino. Inoltre, si renderà concreta la rete territoriale dei servizi. «A Scafati si è in ritardo di circa 10-12 anni sotto questo punto di vista - ha concluso Vangone - ci vorrà comunque del tempo affinché la macchina amministrativa si avvii in maniera concreta. Dunque, potremo fare delle stime soltanto quando sarà possibile valutare i risultati ottenuti nel medio periodo».
Ilaria Cotarella
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