denuncia contro l’asl

Cisl in Procura: dipendenti spiati

Esposto contro le modalità di installazione della sorveglianza

«La videosorveglianza non deve essere usata per controllare i lavoratori». Il segretario generale della Cisl Fp Pietro Antonacchio ha inviato una denuncia alla Procura e all’Ispettorato del lavoro, in cui evidenzia la presenza all’interno di alcuni uffici della Asl (i distretti di Cava e Castiglione di Ravello) di impianti di videosorveglianza che inquadrano ambienti lavorativi «in evidente contrasto con le norme vigenti». Per la Cisl va bene la funzione di sorveglianza dei luoghi per prevenire furti, ma le telecamere non devono inquadrare i lavoratori perché questo si sostanzia in un controllo a distanza, in netto contrasto con lo Statuto dei lavoratori. In sostanza i lavoratori sono spiati.

«Precisiamo – spiega Antonacchio – che non abbiamo nulla contro un sistema di videosorveglianza per tutelare l’integrità fisica dei dipendenti e dei pazienti e salvaguardare i beni di proprietà dello Stato, evidenziamo però che gli stessi sono stati installati, in spregio delle norme esistenti e in violazione della privacy di dipendenti, degenti e utenti».

La Cisl ricorda che l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori vieta «l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori». Le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive o per la sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati solo previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali. La Cisl chiede quindi alla Procura e all’Ispettorato del Lavoro di Salerno di accertare se vi siano state le violazioni. (m.t.)

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