Cirielli: "Mara ha un accordo con De Luca"

Il presidente della Provincia accusa la collega di partito e ministro alle Pari opportunità. Non lesina critiche neanche al governo, reo di aver cambiato il decreto rifiuti imponendo la nomina di un commissario per il termovalorizzatore

• «Devo pensare che c’è un accordo politico tra Mara Carfagna e De Luca, per fargli vincere le elezioni a Salerno». Edmondo Cirielli alza il tiro della polemica, e dagli studi di Telecolore spara ad alzo zero sul ministro alle Pari opportunitá.

• Non solo. Il presidente della Provincia chiede alla magistratura di aprire un’inchiesta sugli espropri eseguiti dal Comune nell’area destinata al termovalorizzatore; e in una nota diffusa nel pomeriggio si dice «molto critico nei confronti del Governo», a cui rimprovera di non avere ancora erogato i fondi annunciati dopo l’alluvione e di sottrarre alla Provincia le competenze sull’inceneritore. L’ultima versione del decreto rifiuti, che trasforma da facoltá in obbligo la nomina di un commissario per accelerare l’iter sull’impianto, è il nucleo dello scontro con la Carfagna e delle frizioni con l’esecutivo.Cirielli prevede che il decreto sará ancora modificato e smentisce le voci di una sua uscita dal Pdl per aderire ai finiani, ma si dichiara «amareggiato con il partito» e dice di aver subìto «un’autentica prepotenza». «Il Governo - spiega - prima mi ha attribuito competenze sul termovalorizzatore e poi, con un’azione piratesca del ministro all’ambiente, cerca di sottrarmele nonostante abbia dimostrato in pochi mesi di aver ottemperato ai miei doveri, a differenza di quanto fatto dal sindaco. Il punto è che Carfagna e Prestigiacomo sono della stessa corrente, e il ministro all’ambiente ha voluto fare un favore all’amichetta».

• L’attacco alla Carfagna è frontale:«Non si occupa di niente che riguardi Salerno, sa solo dire che il Comune è più bravo della Provincia. Sui fondi per i danni dell’alluvione andrò io a insistere con il Governo, sebbene dovrebbe farlo lei».Le attribuisce le responsabilitá degli screzi con l’esecutivo e con i vertici del Pdl, spiegando di essere «in contrasto con il mio partito anche per la prepotenza del ministro Carfagna, in combutta con l’onorevole Bocchino e il sindaco De Luca». Ma precisa: «Non ho mai pensato di tradire il progetto politico di Berlusconi e, se dovessi cambiare idea su di lui, coerentemente di mi dimetterei prima da deputato piuttosto che passare in Futuro e libertá». In attesa del decreto, chiede che sull’inceneritore si muova la Procura, indagando sui prezzi degli espropri: «Sono certo che lo fará, non voglio credere che la magistratura possa servire una parte».

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