Cioffi fuori dal Consiglio Adesso cita Guerritore

Le sentenze sfavorevoli non tenevano conto di un importante lodo arbitrale Il funzionario ora vuole chiedere il risarcimento dei danni all’ex senatore

Aveva tenuto banco per diversi mesi la controversia politica tra Andrea Cioffi e Antonio Guerritore. Dopo quattro anni ritorna d’attualità, con Cioffi che chiede la revoca di alcune sentenze e il successivo risarcimento danni allo psichiatra. All’epoca dei fatti i due candidati al consiglio comunale di Nocera Inferiore erano entrati ed usciti dall’assise cittadina per presunte incompatibilità. Il primo cambio ci fu nel dicembre 2009.

Cioffi entrò in quota centro sinistra, come primo dei non eletti della Margherita, ristabilendo gli equilibri che consentivano ad Antonio Romano di governare. Aderì al gruppo Uniti per Nocera. In quei giorni l’ex senatore aveva ufficializzato il passaggio all’Udc, facendo tremare l’amministrazione. La motivazione che portò all’estromissione temporanea di Guerritore fu l’incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di presidente del mercato. Dopo appena qualche mese però le cose cambiarono e lo psichiatra varcò la soglia di Palazzo di Città, mettendo alla porta Cioffi.

Passarono pochi mesi e la firma di Guerritore fu fatale per la seconda esperienza Romano. Guerritore era rientrato in consiglio perché il Comune di Sant’Egidio aveva aderito al consorzio ortofrutticolo e aveva fatto perdere al Comune di Nocera Inferiore lo status di socio di maggioranza. Un lodo rimette tutto in gioco. Il pronunciamento arbitrale risale al settembre 2011. Andrea Cioffi, che nella vicenda ci aveva rimesso molto dal punto di vista dell’immagine, ne è venuto a conoscenza qualche settimana fa. Ha così ripreso il fascicolo in mano e tramite il suo legale, l’avvocato Giuseppe Mandarino, ha chiesto alla Corte di Appello di Salerno di revocare le sentenze che lo avevano visto sconfitto.

Cioffi, infatti, arrivò fino in Cassazione per dimostrare di meritare lo scranno consiliare. Se la Corte avesse tenuto conto del lodo arbitrale, che dichiarava nulla la delibera di giunta di Sant’Egidio relativa all’ingresso nel Consorzio ortofrutticolo, Cioffi non sarebbe stato sconfessato. Alla luce dei nuovi atti Mandarino ha fatto ricorso per revocazione alla Corte di Appello. I giudici dovrebbero pronunciarsi il 14 febbraio prossimo. Se l’impugnazione dovesse essere favorevole al ricorrente, attesterebbe che le battaglie di Cioffi per far dichiarare incompatibile Guerritore erano fondate.

Cioffi non si fermerà qui. In caso di parere favorevole della Corte, intende farsi risarcire dall’ex senatore i danni di immagine subiti all’epoca, più le spese legali. Collocandosi Cioffi in maggioranza non ci sarebbe stato il primo commissariamento del Comune che non ha portato tanto giovamento alla città.

Salvatore D’Angelo

©RIPRODUZIONE RISERVATA