Il colpo alle poste di matierno

Cinque condanne per la rapina

Il verdetto del gup al termine del processo col rito abbreviato

Condannati i rapinatori del colpo alle Poste di Matierno. Cinque dei sette malviventi che assaltarono il 18 agosto di un anno fa l’agenzia della frazione collinare, hanno definito il processo di primo grado con il rito abbreviato. Il gup Ubaldo Perrotta del tribunale di Salerno ha inflitto cinque anni e quattro mesi di reclusione a Pasquale Robustelli, 43enne di Sarno. Quattro mesi in meno, invece, sono stati comminati a Salvatore Di Tota, 44enne di Napoli, e Giovanni Perrotta, 45enne di Napoli. Hanno scelto il rito abbreviato anche Luca Perrino, 40enne di Napoli, condannato a quattro anni e otto mesi, e Sabatino Perrotta, 41enne di Napoli (difeso dall’avvocato Giuseppe Russo), condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. Il giudice si è riservato un mese per il deposito delle motivazioni della sentenza. Restano da definire, con il rito ordinario, le posizioni di Carmine Giordano, 45enne di Crispano (Napoli), che fu arrestato a Foligno, e Ferdinando Manzo, 59enne di Sarno.

Dopo il colpo alle Poste di Matierno, i carabinieri della compagnia di largo Pioppi avviarono un’intensa attività investigativa, riuscendo a chiudere il cerchio sulla banda che si era introdotta nell’agenzia approfittando di un varco aperto in una porta di servizio. I militari ricostruirono le trame di un’organizzazione a delinquere che si era specializzata nelle rapine in danni di istituti bancari e postali. Le indagini consentirono di risalire alle ramificazioni della banda nell’Agro-nocerino e al tutto il gruppo. La base operativa, invece, era nel popolare quartiere di Scampia, Napoli.

Durante la rapina, alla quale presero parte tre rapinatori, un dipendente rimase alla testa con il calcio della pistola. Lui ed un collega furono portati al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi in stato di choc.

Massimiliano Lanzotto

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