Cinque colpi per Gaetano Fontanella

Il pregiudicato ferito alle gambe da due persone in sella a una moto. È ricoverato a Nocera ma è fuori pericolo

ANGRI. Agguato ieri pomeriggio, poco dopo le 18, in via Stabia ad Angri contro il pluripregiudicato Gaetano Fontanella: due persone in sella a una motocicletta lo hanno ferito alle gambe con cinque colpi d’arma da fuoco esplosi in rapida sequenza con un revolver. Il bersaglio dell’attacco criminale viaggiava a bordo della sua auto in compagnia di un’altra persona, quando è stato improvvisamente affiancato dalle due persone sulla moto. Il commando ha sparato in direzione del pregiudicato centrandolo alle gambe prima di darsi a una rapida fuga.

Fontanella, alias “’o spagnuolo”, 57 anni e un fitto curriculum penale, è stato subito trasportato in ospedale a Nocera Inferiore dove è stato anche interrogato dagli inquirenti, con il lavoro investigativo dei carabinieri della stazione locale al comando del maresciallo Valcaccia e del reparto operativo giudato dal capitano De Chirico coordinato dalla procura di Nocera Inferiore.

Stando alle prime ricostruzioni messe insieme da testimonianze e rilievi effettuati sul posto dalla sezione scientifica, i due sicari avrebbero esploso i colpi di pistola probabilmente utilizzando un revolver e senza lasciare tracce. Sul luogo della sparatoria, immediatamente raggiunto dalle forze dell’ordine dopo l’allarme e l’arrivo in ospedale a Nocera del pregiudicato ferito, non sono state rinvenute tracce di sangue né bossoli. Al momento la principale pista investigativa sulla quale lavorano gli investigatori è quella che mette in risalto gli equilibri criminali della zona angrese: Fontanella, nativo di Sant’Antonio Abate, ma residente ad Angri, è infatti collocato al centro di una fitta rete di rapporti criminali che si intersecano tra Castellammare di Stabia, Sant’Antonio Abate ed Angri.

Qualche anno fa la Direzione investigativa antimafia di Salerno effettuò nei confronti di Gaetano Fontanella un sequestro di beni per un valore di 2 milioni e mezzo di euro, un’operazione che rappresentava l’ultima tappa di un fascicolo che individuava il cinquantasettenne come affiliato al clan guidato dal boss Tommaso Nocera, alias “Tempesta”. In forza di quel provvedimento furono apposti i sigilli a una decina di appartamenti ed a terreni, veicoli e conti bancari. Fontanella, che è ritenuto dagli inquirenti un esperto riciclatore di denaro proveniente dall’usura, è finito più volte in carcere fin dai primi anni Ottanta, in quanto affiliato alla Nuova Famiglia di Carmine Alfieri attraverso il clan angrese di “Tempesta”, ed ha anche subìto alcune condanne definitive per delitti contro il patrimonio e per associazione a delinquere. Recentemente, poi, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per le accuse di usura ed estorsione.

Alfonso T. Guerritore

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