Cimitero senza spazi Esumazione d’ufficio  per tredici salme 

Il sindaco Ferraioli prova a recuperare alcune nicchie Le domande per ottenere un loculo sono più di trecento 

Esumazione d’ufficio per tredici salme sepolte nel cimitero di Angri. L’ha deciso il primo cittadino Cosimo Ferraioli per rispondere alla situazione di emergenza in cui versa il camposanto comunale. La disponibilità di spazi da destinare a nuove inumazioni – stando all’ordinanza sindacale emessa – è quasi esaurita. Da qui la scelta di mobilitarsi per riprendere possesso di almeno una decina di nicchie, che si spera di poter assegnare ad altri richiedenti.
Certo, 13 è un numero esiguo considerando che le domande per ottenere un loculo hanno superato quota 300. Tantissimi i cittadini che negli ultimi mesi si sono recati presso gli uffici comunali per richiedere una nicchia e si sono visti rispondere picche. Perché se da un lato c’è un oggettivo problema di spazi, dall’altro resta aperta la spinosa questione giudiziaria in cui il camposanto di via San Gennaro è coinvolto ormai dal 2011. In quell’anno partivano i primi controlli sulle nicchie occupate. Il comune di Angri non aveva mai verificato che gli atti di assegnazione fossero ancora validi, così tutti i concessionari di loculi furono invitati a rinnovare o volturare. Si scoprirono concessioni scadute per oltre settecento loculi ubicati nel blocco terrazze-porticato, quindi si decise per il rinnovo. Per gli altri loculi era invece necessaria la voltura. Da quei controlli emerse anche che negli anni l’assenza di vigilanza aveva favorito passaggi illegali di nicchie tra privati, si è scoperto di cadaveri spariti dai loculi e di sostituzioni di defunti con altri. Alcuni dipendenti sono finiti sotto accusa e la Guardia di Finanza continua ad indagare sulle conseguenze di quegli anni di mala gestione che hanno trasformato il cimitero in una terra di nessuno, dove il vandalismo e il degrado la fanno da padrona. L’ultimo episodio che ha sconvolto la comunità si è verificato durante lo scorso fine-settimana: durante la notte un gruppo di ignoti si è introdotto nel camposanto rubando numerosi portafiori nella zona del criptoportico e lungo le mura perimetrali. Mentre continuano le indagini degli inquirenti, da Palazzo di Città si cerca quantomeno di risolvere la questione spazi.
Le 13 salme che verranno riesumate sono state tutte inumate tra il 2003 e il 2008. Il regolamento comunale prevede che a distanza di otto anni – periodo di tempo ampiamente superato - si possa provvedere all’esumazione di ufficio. Le operazioni inizieranno ad agosto.
Valentina Comiato
©RIPRODUZIONE RISERVATA