Cimitero nel totale degrado Ora c’è l’invasione di capre 

Niente vigilanza a Brignano, un gregge nel camposanto: denuncia e polemiche

Più del gregge che ha fatto irruzione tra le tombe del cimitero di Brignano, le capre «andrebbero cercate in questa Amministrazione». Il tenore dei post che si susseguono sui social a commento delle foto e dei video - diventati virali - che documentano l’irruzione di un nutrito gruppo di pecore e capre all’interno del camposanto non è certo clemente. Non tanto nei confronti dei poveri animali, piuttosto nei riguardi di chi dovrebbe custodire quel luogo e mantenerlo sempre in perfette condizioni. «La polizia municipale ha individuato i proprietari del gregge e il Comune, oltre a comminare multe e sanzioni amministrative verso i proprietari che hanno perso il controllo degli animali, procederà a denunciarli anche per il risarcimento degli eventuali danni e per ogni altra responsabilità civile e penale conseguente all'incauta custodia», fanno sapere da Palazzo di Città garantendo anche che «l’Asl ha eseguito i controlli sul bestiame che risulta regolarmente vaccinato. E che anche i carabinieri si stanno occupando della vicenda».
Ma sono argomentazioni che non servono a placare l’indignazione dei cittadini che, ormai da tempo, denunciano una situazione di abbandono e di incuria generale del cimitero cittadino. L’invasione di ieri mattina del gregge, entrato secondo le prime ricostruzioni dall’accesso principale della struttura di Brignano, è solo la goccia che fa traboccare il vaso del degrado dilagante del cimitero: «Al di là della visita delle pecore bisognerebbe parlare dell’abbandono in cui versa il luogo in cui dovrebbero riposare i nostri cari. C’è un degrado che non è nemmeno commentabile, dico solo che l’erba supera le tombe. L’Amministrazione comunale tutta dovrebbe vergognarsi», uno dei tanti messagi di sdegno.
E a nulla, a quanto pare, è servito attivare il servizio di videosorveglianza notturno se, evidentemente, c’è un problema di controlli durante l’arco di tutta la giornata né c’è evidentemente qualcuno che si occupa di visionare le immagini della videosorveglianza in diretta. «Tra le tombe che hanno ricevuto la visita del gregge di capre e pecore - racconta l’ex consigliere comunale Leonardo Gallo - c’è quella di mio padre che, peraltro, custodisce e conserva anche i resti mortali di mia madre. Non ritengo sia una profanazione - considera - anzi, gli animali non sanno mancare di rispetto, seguono la loro natura senza infingimenti. L’occasione, tuttavia, mi offre lo spunto per riflettere sulla profanazione che donne e uomini in tailleur e giacca e cravatta, sempre in branco, vi si recano almeno una volta l’anno fintamente commossi per commemorare la memoria dei defunti di questa nostra Salerno ma non riescono ad avere un sussulto di dignità almeno chiedendo scusa per aver mancato al minimo sindacale che si chiede a chi deve occuparsi della cosa pubblica: l’ordinario». Poi l’affondo finale: «Sono certo che l’assessore all’Ambiente farà immediatamente pulire il cimitero, sebbene per il 2 novembre ci sia tempo».
Il caso diventa anche tema di confronto politico con il presidente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota che, «in riferimento al bizzarro episodio dell’invasione di capre e pecore al cimitero», ha disposto, su indicazione del consigliere Dante Santoro della Lega e con relazione del consigliere Filomeno Di Popolo del Psi, l’audizione del dirigente e direttore del cimitero, Luigi Milo per il prossimo 10 agosto. «Si verificheranno le condizioni di sicurezza del cimitero, che pure sono state più volte segnalate dalla commissione Trasparenza e per cui era già programmata l’audizione», aggiunge il presidente Cammarota. Nonostante la gravità del fatto, sui social c’è chi non perde l’occasione per fare ironia: «In mancanza di giardinieri si arruolano caprini volontari per tenere a bada le sterpaglie».
Eleonora Tedesco
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