l'itinerario

Cilento da amare tra mosaici di pietra e castelli angioini

Parco in festa per un weekend di gastronomia e cultura. Eventi su tutto il territorio per scoprire i borghi più belli

CASTELNUOVO CILENTO. Vivere il Cilento come mai prima d’ora. Bisogna arrivare nel cuore del Parco del Cilento e Vallo di Diano per (ri)scoprire le bellezze di un territorio che ancora oggi affascina con i suoi paesaggi, le sue tradizioni e i suoi costumi. Castelnuovo Cilento è il luogo ideale da dove partire per attraversare quasi tutto il territorio del Parco. Si può iniziare dai vicoli del centro storico che rappresentano dei veri e propri monumenti di pietra: numerose strutture sono ricoperte da ciottoli di mare che danno vita ad un vero e proprio mosaico molto caratteristico. Ma la vera attrazione del posto è senza dubbio il castello da cui il comune prende il nome: eretto nel XIII secolo da Guido D’Alemagna, cavaliere al seguito di Carlo D’Angiò, fu la residenza dei diversi feudatari che si sono susseguiti nel corso dei secoli. È composto da due torri, una delle quali a base circolare, dalla cui sommità si può ammirare il paesaggio a 360 gradi.

A Castelnuovo, questo weekend, verrà anche inaugurata “La via silente”, il percorso di circa 600 chilometri che può essere un’ottima occasione per inoltrarsi alla scoperta del territorio circostante. L’evento è organizzato dall’associazione Nommanojo su iniziativa dell’associazione che porta il nome dell’iniziativa, con il patrocinio del comune di Castelnuovo Cilento, della Pro Loco, del Parco del Cilento e della Regione Campania. Domani e domenica, sarete accolti da stand espositivi che metteranno in mostra tutte le bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastonomiche, da ammirare e gustare durante il percorso; quindici le tappe della via silente che abbraccia tutte le diversità del territorio cilentano: si parte dal comune di Castelnuovo Cilento, attraversando poi i comuni di Pollica, Vatolla, Cicerale, Felitto, Petina, Roscigno, Teggiano, Sanza, Monte Cervati, Casaletto Spartano, S. Giovanni a Piro, Palinuro, Ceraso, Monte Gelbison e ritorno a Castelnuovo. Il tutto va vissuto sulle due ruote: coloro che intendono intraprendere il percorso possono registrarsi presso la sede dell’associazione e ritirare la “silentina”, un documento con le proprie generalità che consente di avere vitto e alloggio a prezzi concordati durante il percorso presso le strutture convenzionate, nonché monitorare la presenza dei ciclisti e migliorare la qualità dell’infrastruttura e dei servizi.

Ma anche senza bici sono tante le bellezze da vedere, da Pioppi al fiume Calore, dalle grotte di Pertosa e Castelcivita ai boschi di faggio: partendo dal mare, si può fare tappa alle grotte di Capo Palinuro e a Baia degli Infreschi; innumerevoli le bellezze naturali del monte Cervati e del monte Stella, imperdibile la Cascata dei Capelli di Venere. E poi ancora Roscigno Vecchia, la Grotta dell’Angelo e Palazzo Vargas a Perdifumo.