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Chiosco e strutture abusive sulla spiaggia degli Infreschi

CAMEROTA. E’ stato per anni il luogo simbolo della Costiera cilentana, il ristorante amato dai vip, incastonato nella roccia della baia naturale degli Infreschi. Ma da ieri, dopo il blitz del Corpo...

CAMEROTA. E’ stato per anni il luogo simbolo della Costiera cilentana, il ristorante amato dai vip, incastonato nella roccia della baia naturale degli Infreschi. Ma da ieri, dopo il blitz del Corpo Forestale dello Stato, il ristorante “Il Pirata” con i suoi tavoli di legno tra il mare e la vegetazione dove una volta si mangiava a piedi scalzi, in costume e pareo, non potrà più aprire. Lo hanno stabilito gli agenti della Forestale che hanno denunciato a piede libero il titolare dell’attività per occupazione abusiva di suolo demaniale comunale, per la realizzazione durante il periodo estivo del chiosco bar ed il deposito non autorizzato di diverse strutture. L’operazione è scattata in seguito agli atti vandalici che durante lo scorso inverno danneggiarono la parete rocciosa che sovrasta la spiaggetta. Dagli accertamenti eseguiti dalle Giubbe Verdi è emerso che il titolare della società con concessione demaniale marittima nella baia, svolgeva la propria attività su un’area soggetta a particolare protezione e di riconosciuto pregio, grazie a dei permessi rilasciati tempo addietro dalla stessa Amministrazione comunale di Camerota.

L’atto concessorio risultava inoltre scaduto. Accertato l’abuso gli Agenti, diretti dal vice questore Ferdinando Sileo, hanno denunciato il 36enne P.G. in qualità di rappresentante legale della società. Inoltre sono in corso ulteriori indagini per verificare la legittimità dei titoli rilasciati ed eventuali altri illeciti perpetrati in danno dell’ambiente ed del paesaggio. Per quanto riguarda l’incendio dei mesi scorsi, dalle indagini del Corpo Forestale è emerso che esso «è di evidente natura dolosa in quanto il fuoco è stato appiccato in diversi punti». «Le cause si presumono di origine vandalica – spiegano gli inquirenti - anche se non si escludono ipotesi intimidatorie o invidia commerciale, data l’importanza e lo splendido scenario che la località offre».

Vincenzo Rubano