l’indagine 

Chiesto il giudizio immediato per due pusher

Chiesto il processo con rito immediato per due marocchini accusati di traffico di sostanze stupefacenti: in particolare, la procura nocerina ha presentato istanza per il giudizio rapido, senza...

Chiesto il processo con rito immediato per due marocchini accusati di traffico di sostanze stupefacenti: in particolare, la procura nocerina ha presentato istanza per il giudizio rapido, senza passaggio preliminare sulla base di prove evidenti, a carico di Khaled Soufi, 26 anni, e Abdekkhak Bazaoui, entrambi originari del Marocco e residenti rispettivamente ad Angri e a Nocera Inferiore, sorpresi in possesso di un ingente quantitativo di stupefacente.
Lo scorso 17 i due vennero arrestati con oltre sette chilogrammi di hashish, per circa 4 chilogrammi suddivisi in 40 panetti singoli, custoditi in una busta che uno dei due aveva con sé, altri 3 chilogrammi sistemati in un box di cui avevano disponibilità e infine novanta grammi in tasca di Soufi. L’operazione antidroga eseguita dai carabinieri, con il coordinamento del pm della procura, Viviana Vessa, coinvolse altri due connazionali, indagati a piede libero nel procedimento, sotto accusa ma in posizioni meno pesanti con lo stralcio rispetto all’attuale richiesta di rito immediato, ma ritenuti in contatto con i due per la vicenda di smercio e passaggio di droga. I militari sulle tracce di una valigia seguirono attraverso l’attivazione di un gps gli spostamenti di un’autovettura per le vie dell’Agro nocerino.
Il Riesame, dopo gli arresti in flagranza dei due che interruppero un lavoro di spostamento e preparazione di diversi stock di stupefacenti, e dopo il sequestro probatorio del materiale, ha disposto la scarcerazione con la successiva restrizione agli arresti domiciliari. L’esecuzione del blitz non concluse il lavoro di ricostruzione dei carabinieri, impegnati a ricostruire un giro ampio e ramificato di smercio di sostanze stupefacenti, provenienti in parte anche dal Napoletano, con ricostruzioni di tappe anche a Boscoreale.
Alfonso T. Guerritore
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