Chiesti 9 milioni di danni per l’esondazione del Sele

Quasi duecento le istanze presentate da residenti e titolari di aziende agricole Anche il Consorzio di bonifica denuncia guasti agli impianti per tre milioni

CAPACCIO. Nove milioni di euro: a tanto ammontano i danni causati dall’ultima alluvione che ha colpito Capaccio. Ben tre milioni di risarcimento sono stati chiesti dal Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum per i danni al reticolo irriguo e impianti dell’ente. A cui si aggiungono altre 192 richieste presentate alla protezione civile di Gromola da privati e titolari di aziende agricole e zootecniche. Richieste che vanno dai 500 ai 20mila euro fino a toccare punte di 200mila euro per alcune aziende flagellate dagli allagamenti.

Brecciale, Trentalone, Voltata del Forno, Vasca di Colmata, via Questione I e via Questione II, Varolato, Streghara, Ponte Barizzo, Foce Sele, Olmopanno, Gromola e Precuiali sono le zone colpite dall’ultima esondazione del fiume Sele e relativi affluenti, in particolare Rio Cirlitto e canali di bonifica collegati. La superficie allagata si estende per 1.297,92 ettari, pari a 12,57 chilometri quadrati. Con una delibera, l’amministrazione del sindaco Italo Voza ha dichiarato il carattere di eccezionalità degli eventi per i danni registratisi il 30 e 31 gennaio alla rete viaria, viabilità urbana principale, impianti tecnologici pubblici e privati, produzioni agricole, allevamenti zootecnici e abitazioni. Con un’ulteriore delibera di giunta è stato istituito il fondo di solidarietà di mille euro per le vittime dell’alluvione. L’attribuzione a ogni singolo cittadino danneggiato sarà determinata mediante contributo una tantum prendendo a base lo stanziamento di 100mila euro.

Venerdì sera, al municipio a Capaccio Scalo, si è tenuto un incontro tra rappresentanti istituzionali e del mondo agricolo per analizzare e affrontare le principali problematiche del settore. «L’agricoltura rappresenta, insieme al turismo, uno dei settori trainanti dell’economia della città e ci sembra opportuno che gli agricoltori abbiano un riferimento istituzionale – afferma l’assessore delegato all’agricoltura Franco Sica – Cogliamo l’occasione per invitare a partecipare, in futuro, altre associazioni di categoria e imprenditori agricoli locali». Presenti, oltre a Sica, l’assessore alle politiche ambientali Eustachio Voza, i consiglieri comunali Roberto Voza e Carmine Tedesco e, in rappresentanza del settore agricolo, tra gli altri, il presidente del Consorzio ortofrutticolo di Paestum Vittorio Merola, Mario Sabia ed Enrico Di Lascio della commissione Agricoltura, il presidente della Coldiretti Capaccio Nicola Palma e alcuni agricoltori. Si è fatta un’analisi della situazione al fine di trovare soluzioni attraverso una stretta collaborazione tra ente e rappresentanti del settore agricolo.

Angela Sabetta

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